Intesa (Gruppo Kyndryl) ottiene la qualifica di B Corp

La certificazione attesta non solo il profitto ma anche l’impegno a generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente

Pubblicato il 14 Apr 2023

Intesa_BCORP

Intesa fa un passo importante verso la sostenibilità: la società del gruppo Kyndryl  – che da oltre 35 anni opera nell’ambito della trasformazione digitale ed è tra i principali provider di servizi fiduciari qualificati in Italia ed Europa –  ha ottenuto la certificazione di B Corp. Un riconoscimento che viene attribuito alle aziende che includono tra i loro obiettivi aziendali non solo il profitto ma anche l’impegno a generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. In Italia ci sono sono oltre 220 B Corp, realtà che mettono tra le loro priorità il miglioramento delle proprie performance sociali e ambientali, con l’obiettivo di creare un sistema economico più equo, inclusivo e rigenerativo.

Con la qualifica di B Corp, Intesa si impegna quindi a continuare a bilanciare il profitto con la creazione di valore, non solo per i clienti ma anche per i fornitori, la comunità, l’ambiente, gli azionisti e per chi lavora o collabora con l’azienda. Proprio su quest’ultimo parametro di valutazione che Intesa ha ottenuto il punteggio più alto nel B Impact Assessment: al gruppo è stata infatti riconosciuta una particolare attenzione al benessere collettivo della popolazione aziendale, grazie alla promozione della formazione professionale continua, eventi per ridurre il gap generazionale ed attività per sensibilizzare verso le tematiche ambientali e di diversity & inclusion.

Come si diventa B Corp

Il percorso B Corp è piuttosto rigoroso: la certificazione viene rilasciata a seguito di un processo di misurazione del profilo di sostenibilità di un’azienda da parte di B Lab, al termine del quale, se rispettati gli standard di performance ambientale e sociale, trasparenza e responsabilità dell’ente. Il B Impact Assessment fornisce, infatti, una valutazione della performance aziendale, prendendo in considerazione 5 macro aree: governance, comunità, persone, ambiente e clienti. Inoltre ogni tre anni B Lab valuta nuovamente le performance delle imprese, che, per mantenere la certificazione, devono dimostrare di aver mantenuto e migliorato l’impatto valutato tramite il B Impact Assessment (BIA), misurando e monitorando costantemente molteplici parametri.

“È un percorso estremamente sfidante e motivante – ha commentato Roberta Schiavo, Head of Solutions Operations di Intesa – l’ottenimento di questa certificazione è solo una tappa di un lungo viaggio che Intesa ha intrapreso per misurare quanto le azioni messe in atto contribuiscono effettivamente a migliorare le performance di impatto, e in che modo e su quali punti dovremo fare meglio”.

“Il nostro obiettivo è dimostrare che le imprese possono essere una forza positiva per il cambiamento – ha aggiunto Giuseppe Mariani, General Manager di Intesa – . Siamo orgogliosi di far parte della comunità B Corp e ci impegniamo a lavorare insieme ad altre aziende per creare un mondo più giusto e sostenibile”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4