RICONOSCIMENTO

Hospitality, The Social Hub ottiene la certificazione B Corp



Indirizzo copiato

Il gruppo olandese ottiene da B Lab un punteggio di 107,1 su 200 “grazie all’impegno sociale e ambientale nel contribuire a creare un mondo migliore per tutti”. Il direttore per la sostenibilità Amber Westerborg: “Puntiamo a distinguerci per l’impatto positivo che possiamo avere sul pianeta e sulla comunità globale”

Pubblicato il 19 nov 2024



The Social Hub

Promuovere il cambiamento sociale e ambientale nel settore dell’hospitality. E’ questo in senso dell’appello lanciato da The Social Hub, multinazionale olandese dell’hospitality ibrida, che ha recentemente ottenuto la certificazione B Corporation. Grazie a questo riconoscimento l’azienda entra a far parte di un network internazionale che conta su più di 9mila società, 2mila delle quali basate proprio in Europa, unite dall’impegno di ripensare il proprio modello di business per mettere al centro non solo il profitto ma anche la sostenibilità.

A seguito di una valutazione durata un anno, spiega l’azienda, The Social Hub è diventata una B Corp al primo tentativo, ottenendo un punteggio complessivo di 107,1 su un massimo di 200 punti – la media è di 94 punti. I candidati devono raggiungere un punteggio di riferimento di almeno 80, fornendo al contempo prove di pratiche della loro responsabilità dal punto di vista sociale e ambientale in materia di approvvigionamento energetico, gestione di rifiuti e acqua, retribuzione dei lavoratori, diversity e trasparenza aziendale. Le aziende certificate hanno un obbligo legale a mantenere il proprio impegno e perseguire uno scopo che vada oltre il profitto.

La certificazione B Corp è, inoltre, importante in vista dell’introduzione dell’aggiornamento degli European Sustainability Reporting Standards (Esrs), che saranno utilizzati da tutte le aziende soggette all’obbligo di rendicontazione previsto dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd).

“L’ingresso di The Social Hub nella comunità delle B Corp è estremamente emozionante – sottolinea Tessa van Soest, direttore esecutivo di B Lab Benelux – Il loro impegno nel fare business in modo diverso sarà d’ispirazione per gli altri e aiuterà davvero a diffondere l’idea che possiamo ridefinire il successo nel business in modo che riguardi tanto le persone e il pianeta quanto il profitto”.

The Social Hub

The Social Hub ha i propri headquarters ad Amsterdam e conta su team di più di mille dipendenti: gestisce 18 strutture tra Regno Unito ed Europa che integrano camere di hotel e alloggi per studenti, 10mila camere in tutto, oltre a ristorazione, eventi e spazi di coworking, accogliendo ogni anno milioni di ospiti, co-worker, studenti e membri delle comunità locali.

Un impatto positivo sul pianeta

“Si tratta di fare un discorso concreto. Non ci si può nascondere: diventare una B Corp significa essere tenuti a rispettare i più alti standard sociali e ambientali, dove onestà e trasparenza sono fondamentali – afferma Amber Westerborg, direttore della Sostenibilità e dell’Impatto di The Social Hub – La domanda dei clienti e la crescente importanza della sostenibilità tra i viaggiatori, gli imprenditori, gli studenti e il pubblico in generale rappresentano, ovviamente, un fattore importante nel nostro perseguimento della certificazione B Corp. Tuttavia, il fattore più importante è stata la nostra ambizione di essere responsabili e di distinguerci per l’impatto positivo che possiamo avere sul pianeta e sulla comunità globale.

“Questo riconoscimento – prosegue – È una pietra miliare nel percorso di The Social Hub. perché riflette al meglio chi siamo come comunità, l’impatto che abbiamo e dove vogliamo arrivare. Le persone che frequentano i nostri hub potrebbero non notare grandi differenze, perché ci siamo allineati ai principi delle B Corp fin dall’inizio. Diventare una B Corp conferma chi siamo e cosa rappresentiamo. L’impatto maggiore che possiamo avere è quello di contribuire a far progredire i settori in cui operiamo e sfidare altre organizzazioni simili a seguire il nostro esempio. È così che possiamo creare insieme una società migliore”.

Gli obiettivi di The Social Hub

Al di là del riconoscimento, The Social Hub ha fissato una serie di obiettivi Esg sfidanti per il futuro: è infatti impegnata entro il 2030 a ridurre il 78% delle emissioni di gas serra, a produrre il 50% dell’energia in loco, a conseguire un’ulteriore certificazione ambientale, la Breeam, per tutte le proprietà e a sottrarre il 100% dei rifiuti residui alla discarica o all’incenerimento.

Rispetto all’impatto sulla comunità, The Social Hub ospita ogni anno più di 5.500 eventi ed esperienze dedicate alla community, coinvolgendo più di 100.000 partecipanti nei suoi hub, oltre a collaborare con altre B Corp del suo network. L’azienda si è inoltre impegnata a donare l’1% dei ricavi alla TSH Talent Foundation, un’organizzazione non-profit che supporta studenti meritevoli per affrontare insieme gli ostacoli sul loro cammino e trasformare ogni sfida in opportunità. In aggiunta, il Gruppo è impegnato nel portare avanti il progetto Better Society Academy, che consiste in un ciclo di masterclass rivolte alla futura generazione di changemaker e collabora con Talent Garden per rafforzare le competenze di studenti e co-worker all’interno dei suoi hub.

Un contributo sempre più grande e coraggioso

“Le responsabilità ambientali e sociali sono fondamentali per rimanere rilevanti in qualsiasi settore – afferma Charlie MacGregor, fondatore e Ceo di The Social Hub -Incidono sulla fedeltà dei clienti, sulla credibilità del marchio e sulla capacità di fare affari. Le banche stanno già diventando più severe nei confronti di chi finanziano, e una legislazione come la Csrd rende l’urgenza ancora maggiore. Le organizzazioni che non si muovono ora dovranno farlo in fretta o saranno obsolete nel giro di cinque anni”.

“In qualità di grande azienda dell’ospitalità ibrida, che presto crescerà fino a gestire più di 23 hub in tutta Europa – prosegue – sentiamo la responsabilità di continuare a innovarci per il bene comune e per un settore dell’ospitalità più sostenibile. La certificazione B Corp è solo l’inizio. Abbiamo in programma l’apertura di altri hub e l’accoglienza di milioni di ospiti, compresi gli studenti che sono la prossima generazione di leader e che sono parte importante del nostro modello unico di costruzione della comunità. Da qui – conclude – il nostro contributo alla creazione di una società migliore non potrà che diventare sempre più grande e coraggioso”.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5