L'intervento

Data management, è l’innovazione la via per la sostenibilità

L’analisi di Loredana Ferraiuolo, country manager di Commvault Italia: “Entro il 2025 il 50% dei Cio dovrà definire piani per ridurre l’impronta di carbonio dei propri dati. Per riuscirci sarà necessaria una visione olistica”

Pubblicato il 23 Mag 2023

Loredana Ferraiuolo Commvault

Entro il 2025 il 50% dei Cio avrà metriche di performance legate alla sostenibilità della propria struttura IT: alle necessitò attuali sulle operations e sull’innovazione in azienda sarà così necessario affiancare altri provvedimenti che puntino all’obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio generata dai dati.

“L’adozione di approcci aziendali più sostenibili è diventata una priorità strategica nelle aziende di tutto il mondo, che riconoscono il ruolo sempre più importante della sostenibilità per raggiungere i propri obiettivi e successo”, afferma Loredana Ferraiuolo, country manager per l’Italia di Commvault.

I tre fattori da tenere in considerazione

L’impatto dei dati sulla sostenibilità aziendale è generato principalmente da tre fattori: la proliferazione dei dati, le infrastrutture fisiche e lo spostamento dei dati. “Ogni giorno vengono prodotti enormi volumi di dati, che vanno analizzati ed elaborati sempre più spesso e sempre più rapidamente – spiega Ferraiuolo – Creazione, utilizzo, archiviazione, gestione e protezione di questi dati sono processi che richiedono energia, emettendo gas a effetto serra con un impatto negativo sull’ambiente”.

Quanto poi ai siti di storage, e quindi alle infrastrutture fisiche, che siano on prem o nel cloud, “richiedono dispositivi che devono essere gestiti e mantenuti, con costi complessivi dovuti all’alimentazione, ai sistemi di ricircolo aria, di condizionamento/raffrescamento, di ridondanza, alimentazione e continuità energetica”, prosegue la manager, sottolineando che “i rapidi miglioramenti nell’efficienza energetica hanno contribuito a moderare la crescita della domanda di energia da parte di data center e reti di trasmissione dati, che rappresentano oggi ciascuno l’1-1,5% del consumo globale di elettricità”.

Infine lo spostamento dei dati, che si basa su infrastrutture che spesso funzionano con combustibili fossili. Inoltre “spesso, durante una migrazione, vengono spostati più dati di quelli necessari, molti dei quali sono duplicati, ridondanti o obsoleti – argomenta Ferraiuolo – Senza rendersene conto, un’azienda potrebbe conservare questi dati indesiderati in grandi quantità e sprecare inutilmente risorse ed energia associati al loro spostamento”.

Le possibili soluzioni

Se l’energia rappresenta una voce di spesa molto importante per ogni sistema IT, “La possibilità di consolidare più sistemi in pochi data center più grandi fornisce un’economia di scala che permette di distribuire alcuni costi di base tra molti sistemi e cliente – spiega Loredana Ferraiuolo – come ad esempio accade con cloud computing o soluzioni di hosting/housing/consolidamento, basati su data center estremamente sofisticati che ottimizzano la gestione dell’energia per alimentare i sistemi e possono applicare tecnologie all’avanguardia per il raffrescamento e la gestione antincendio”.

“Un consolidamento della presenza dei dati in azienda porta con sé non solo una generale riduzione dei costi di gestione – prosegue la manager – ma anche un’ottimizzazione dell’impatto sulla sostenibilità. In particolare, il contenimento della proliferazione e la limitazione degli spostamenti dei dati permettono di migliorare il footprint complessivo di un’organizzazione, in un abbinamento virtuoso che vede produttività e sostenibilità andare di pari passo”.

Efficienza operativa e sicurezza delle operazioni

Nel data management, in conclusione, efficienza operativa e sicurezza delle operazioni sono elementi centrali per una generale ottimizzazione di tutte le risorse a disposizione, “con una visione olistica che non si fermi né alla semplice tecnologia, né all’impatto puramente economico – spiega Ferraiuolo – Le enormi quantità di dati generate ogni giorno richiedono la necessità di contare su strumenti in grado di selezionarli, analizzarli e trasformarli in decisioni più intelligenti a supporto del business”.

“Da oltre 20 anni – conclude – Commvault è impegnata per sviluppare e cambiare la tecnologia in modo efficace e sostenibile, in un mondo che diventa ogni giorno più veloce e complesso. Da sempre rivolgiamo il nostro impegno verso la sostenibilità e l’ecocompatibilità, perché crediamo che sia nostra responsabilità, come azienda, contribuire a un mondo più sano e sostenibile”.

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