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Agrifood e sostenibilità: che ruolo svolge l’AgTech?

Il mondo dell’agricoltura si rivela molto aperto all’innovazione: la trasformazione dei sistemi alimentari in chiave ESG, la riduzione di sprechi e la ricerca di nuovi modelli di business tra i benefici dell’AgTech. La ricerca di McKinsey

Pubblicato il 18 Feb 2023

Fonte: McKynsey. Dati tratti dal rapporto di McKinsey A"griculture, Agtech: Breaking down the farmer adoption dilemma"

La maggior parte dei progetti e dei percorsi di sostenibilità del mondo agrifood hanno un unico comun denominatore: il ruolo e la fiducia nell’AgTech. L’innovazione tecnologica e in particolare l’innovazione digitale è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale nella trasformazione dei sistemi agroalimentari sia per contribuire ad aumentare la capacità produttiva sia per cercare nuovi equilibri in termini di gestione delle risorse, ovvero di sostenibilità ambientale e sociale.

Anche se la strada sembra chiaramente tracciata e se il mondo della finanza e delle imprese dimostra di avere fiducia in questo percorso, non mancano purtroppo ostacoli che impediscono a queste tecnologie di esprimere a tutti gli effetti il loro potenziale.

L’innovazione tecnologica per l’agricoltura convince gli investitori

Dal report di McKinsey AgricultureAgtech: Breaking down the farmer adoption dilemma, possiamo notare come il settore primario nel mondo sia un osservato speciale dal punto di vista degli investimenti. La sola componente agricola, che precede tutto il mondo delle soluzioni e delle applicazioni per l’ambito agroalimentare industriale ha visto arrivare investimenti per 18,2 miliardi di dollari nel 2021 in un percorso di crescita del 38% su base annua rispetto al 2013. Grazie a queste risorse sono arrivate numerosissime soluzioni tecnologiche che stanno trasformando le attività nell’ambito del primario. Il numero di start-up AgTech negli ultimi 10 anni si è moltiplicato più volte e i farmer hanno a disposizione soluzioni hardware, software, e servizi con i quali sono nella condizione di gestire il loro impatto ambientale oltre, naturalmente, a miglioramenti nella produzione, nella sicurezza alimentare, nella maggiore conoscenza del territorio in cui operano.

In tante situazioni l’AgTech sta determinando nuovi parametri in termini di produttività agricola, con la riduzione dei costi e con l’aumento della produttività, anche se purtroppo la capacità di concretizzare queste potenzialità in vantaggi veri e propri è determinata da tanti fattori tra cui, primariamente, dalla disponibilità di competenze adeguate.

L’Europa crede nelle potenzialità dell’AgTech

L’Europa è l’area del pianeta nella quale la diffusione e la capacità di “far funzionare” al meglio le soluzioni AgTech è più diffusa e radicata. Le startup che scelgono di fare innovazione nel “Vecchio Continente” trovano un terreno più favorevole e contribuiscono a loro volta a fertilizzarlo con idee, competenze, soluzioni, nuove prospettive per i farmer.

Se si guarda alle principali tendenze di questo settore il report McKinsey mette in evidenza che per quante difficoltà ci siano e per quanto ancora si faccia fatica a quantificare con precisione il ROI di questi interventi in innovazione, gli agricoltori rappresentano una categoria produttiva molto aperta all’innovazione. Ma l’aspetto più importante va forse individuato nella transizione verso sistemi alimentari più sostenibili e meno dispendiosi in termini di risorse per i quali è necessario contare sulle opportunità offerte dall’agricoltura di precisione e in generale dall’AgTech. Un ulteriore aspetto è poi in capo alle normative che si prevede possano svolgere un ruolo fondamentale in termini di spinta verso questa direzione favorendo nello stesso tempo anche la sperimentazione e l’adozione di nuovi modelli di business.

Su ESG Smart Data una selezione e una sintesi delle ricerche e delle analisi sul ruolo e sulle prospettive della sostenibilità per le imprese e per le pubbliche amministrazioni.

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