Carbon footprint

X4Lime con Forever Bambù azzera la carbon footprint della calce

La partnership tra X4Lime e Forever Bambù offre alle aziende produttrici di calce l’opportunità di compensare l’impronta di carbonio sfruttando l’attività di assorbimento delle gigantesche foreste di bambù e di contribuire al recupero di terreni abbandonati o impoveriti dall’agricoltura intensiva, con un progetto di economia circolare che produce bioplastiche con le fibre della canna

Pubblicato il 30 Dic 2022

Emanuele Rissone, Presidente e Fondatore di Forever Bambù

Una nuova partnership in ottica ESG offre alle aziende produttrici di calce l’opportunità di compensare la carbon footprint sfruttando l’eccezionale capacità di assorbimento di CO2 del bambù gigante e di sviluppare un portafoglio di carbonio contribuendo al recupero di terreni abbandonati o impoveriti dall’agricoltura intensiva, con un progetto di economia circolare che utilizza la materia prima per produrre bioplastiche. Stiamo parlando di BAMBOO4LIME, la collaborazione che vede scendere in campo Forever Bambù, società italiana leader e pioniere nel bambù gigante in Europa, e X4LIME, azienda internazionale con sede a Bergamo e di riferimento nella produzione di calce.

Le foreste di bambù assorbono 36 volte più CO2 di una foresta mista

“Volevamo ridurre a zero l’impronta di carbonio nostra e dei nostri clienti e abbiamo iniziato una ricerca per individuare il partner giusto per noi – racconta Carlo Cella, CEO di X4LIME – La scelta è stata facile: grazie all’esclusivo protocollo di gestione agroforestale biologica e simbiotica di Forever Bambù, le sue foreste di bambù assorbono 36 volte più CO2 di una foresta mista, a parità di superficie e di condizioni climatiche”.

L’azienda nata nel 2014 da un’idea di Emanuele Rissone e Mauro Lajo ha innovato il suo settore gestendo l’intero ciclo di vita dei bambuseti, dalla piantumazione all’utilizzo della biomassa per la produzione di bioplastiche con le fibre della canna fino a servizi per la compensazione di CO2 per aziende e attività professionali.

Ciò rappresenta, continua Cella “una trasformazione per lo sviluppo del portafoglio di carbonio dell’intera industria della calce. Inoltre, la validazione del metodo di calcolo di assorbimento della CO2 effettuata da Rina ha contato nella selezione, a garanzia che questi progetti producono elementi sociali positivi per le comunità associate alle aree di compensazione del progetto”.

Calce: una filiera tanto necessaria, quanto inquinante

Quando si parla di calce – che tra l’altro è nota anche come calce viva o calce bruciata – si parla spesso anche di CO2, perché la sua produzione ne crea molta, essendo ad alta intensità di carbonio. Inoltre, il mondo della calce rappresenta uno dei settori più energivori, oltre che necessari: secondo il Greenhouse Gas Protocol (GHG), l’industria è responsabile del 21% delle emissioni, e di questa significativa fetta, l’8% proviene direttamente da calce e cemento.

Nell’ambito del portafoglio di soluzioni per la compensazione delle emissioni di carbonio, X4LIME offre una soluzione naturale ed economicamente vantaggiosa, in grado di compensare ogni 100 tpd di produzione con una piantagione di bambù di 135 ettari. Le soluzioni naturali di compensazione del carbonio si basano sull’unica tecnologia disponibile, che lavora a temperatura e pressione ambiente, per risolvere il problema della neutralità del carbonio.

“Siamo entusiasti di questo impegno speciale assunto da una filiera tanto necessaria quanto ad altissimo impatto ambientale – afferma Emanuele Rissone, CEO e fondatore di Forever Bamboo – Questa nuova alleanza sancisce una profonda consapevolezza del ruolo che la calce svolge nel nostro mondo e nell’ambiente. Ed è proprio con la collaborazione di ogni singolo anello di questa catena che possiamo, insieme, portare un reale impatto positivo sul nostro pianeta.”

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