Net Zero

Vodafone si impegna ad azzerare le emissioni di CO2

Il Gruppo Vodafone fissa i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. In Italia, è la prima tra le aziende telco ad anticipare al 2025 il target disponendo già di una rete green alimentata al 100% da fonti rinnovabili

Pubblicato il 24 Nov 2020

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Azzerare le emissioni di gas a effetto serra a livello globale. E’ il grande obiettivo che Vodafone traguarderà nel 2040 dopo aver entro il 2030 azzerato le emissioni proprie (Scope 1) e quelle da energia elettrica acquistata (Scope 2) e dimezzato le emissioni da fonti terze riconducibili a Vodafone (Scope 3), tra cui joint ventures, supply chain, utilizzo dei device e prodotti venduti, che azzererà solo nel 2040. Rispetto a questi ambiziosi target, Vodafone Italia guadagna una posizione di prim’ordine tra le aziende di telecomunicazioni sul territorio nazionale poiché anticipa il target di zero emissioni proprie di gas a effetto serra al 2025 e presenta una rete già alimentata al 100% da fonti rinnovabili tramite l’acquisto di energia prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili certificate. In anticipo di 5 anni rispetto agli obiettivi della capogruppo, la divisione italiana continuerà il suo percorso di efficienza energetica, avvierà la sostituzione del parco auto con ibride ed elettriche e sostituirà gas antincendio sui data center e sulle centrali telefoniche con gas inerti che non producono emissioni in atmosfera.

Il Gruppo Vodafone è uno dei primi grandi operatori di telecomunicazioni a sviluppare i propri obiettivi seguendo i principi stabiliti nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) da ITU (Unione internazionale delle telecomunicazioni), GeSi, GSMA e SBTi (Science Based Targets initiative). Il percorso definisce, in linea con i più recenti studi sui cambiamenti climatici, traiettorie specifiche di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per le aziende che gestiscono reti mobili, reti fisse e/o data center. Nel fissare i propri obiettivi di riduzione, il Gruppo ha rispettato la soglia di azzeramento assoluto definita dalla SBTi che, nata dalla collaborazione fra il Carbon Disclosure Project (CDP), il Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), il World Resources Institute (WRI) e il World Wide Fund for Nature (WWF), stabilisce e promuove le pratiche migliori nel definire obiettivi di riduzione su base scientifica e valuta in maniera indipendente i target delle aziende sulla base dei più recenti studi sul cambiamento climatico.

Immagine fornita da Shutterstock.

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