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Sostenibilità ambientale e digitale, il caso The Good Idea: quando l’IT fa la differenza



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The Good Idea ha scongiurato il greenwashing con la piattaforma di Green Future Project, per monitorare i progetti di riforestazione e assorbimento di CO2e: offrendo la massima trasparenza sul progetto ambientale dell’impresa, con conseguenze importanti su fiducia ed engagement. Ne parliamo con Flavia Zallocco, Chief Client Experience & Product Officer di Green Future Project

Pubblicato il 13 giu 2024



sostenibilità ambientale

Aderire a progetti di sostenibilità volontari è diventata una scelta strategica per dimostrare il proprio impegno verso la sostenibilità e rispondere alle crescenti aspettative di consumatori e stakeholder. Tuttavia, la sola adesione non basta: per essere realmente efficaci e credibili, queste iniziative devono essere monitorate e misurate.

I rischi derivanti dal greenwashing – ovvero la pratica di presentare un’immagine ingannevolmente positiva dal punto di vista ambientale – possono infatti comportare gravi contraccolpi sulla reputazione del brand, la competitività sul mercato e la fidelizzazione dei clienti, oltre a sanzioni da parte degli organismi preposti. Insomma: non è sufficiente applicare una “mano di vernice verde”. Sono necessarie azioni concrete per la riduzione delle emissioni di CO2e, ben comunicate e trasparenti.

Sostenibilità ambientale e digitale: da dove partire

Ma come muoversi? Le aziende, pubbliche e private, che non hanno obblighi di riduzione ma vogliono comunque compensare le proprie emissioni, possono acquistare crediti di carbonio certificati sul mercato volontario oppure investire in progetti mirati per generare un impatto ambientale positivo.

Rendere questa operazione una leva competitiva inequivocabile, non imputabile di scarsa trasparenza o, ancor peggio, di dubbia onestà, richiede però prove tangibili che solo un monitoraggio scientifico e continuo può garantire. È quindi fondamentale che un’azienda intenzionata a compensare le proprie emissioni senza incappare nel greenwashing si avvalga di partner tecnologici cui è demandata proprio la possibilità di garantire tale controllo.

L’esperienza che unisce Green Future Project e The Good Idea, in questo scenario, fa scuola.

Sostenibilità ambientale e digitale, perché digitalizzare i progetti di sostenibilità

Perché sostenibilità ambientale e digitale vanno di pari passo? In altre parole, perché la digitalizzazione dei progetti ambientali rappresenta un passaggio fondamentale per le imprese?

Questo processo – che implica l’uso di tecnologie digitali per monitorare, gestire e comunicare le attività legate alla sostenibilità, come la riduzione delle emissioni – non solo consente di raccogliere e analizzare dati in tempo reale, ma permette anche di presentare tali informazioni in maniera chiara e accessibile agli stakeholder aziendali.

Questo non solo aumenta la fiducia nel brand, ma favorisce anche un maggiore coinvolgimento e supporto da parte di clienti, investitori e comunità locali. Ne consegue che la digitalizzazione può a buon diritto essere considerata un alleato indispensabile per le imprese che mirano a realizzare progetti ambientali autentici e misurabili, assicurando che ogni passo compiuto verso la sostenibilità sia documentato e comunicato in modo trasparente.

Sostenibilità ambientale e digitale: il caso The Good Idea

The Good Idea – azienda italiana specializzata in ideazione, produzione, trasporto e logistica di prodotti promozionali personalizzati, con un’attenzione specifica alla sostenibilità dei processi – ha da tempo intrapreso, con la Fondazione Prameya e Rebrain India, un ambizioso progetto sull’Isola di Sagar, situata nel Bengala occidentale, per riforestare 10 ettari di terreno con 200.000 mangrovie.

L’iniziativa non solo mira a ripristinare un ecosistema degradato, ma anche a creare una zona cuscinetto che protegga il territorio dall’erosione costiera e dagli eventi meteorologici estremi, come cicloni e tsunami. Le mangrovie, inoltre, sono note per la loro capacità di assorbire grandi quantità di anidride carbonica, contribuendo così alla lotta contro la crisi climatica in corso.

Questo è un tipico esempio di progetto ambientale che, come chiarito, necessita di metodi di misurazione e monitoraggio capaci di garantire la piena affidabilità agli occhi degli stakeholder.

La scelta di The Good Idea è stata quindi quella di affidarsi a un interlocutore specializzato, usufruendo della sua innovativa piattaforma tecnologica di monitoring: Green Future Project, B Corp italiana che offre alle aziende la possibilità di investire in alcuni tra i più efficaci progetti ambientali, tracciando e monitorando l’impatto del loro investimento in tempo reale attraverso una dashboard personalizzata.

Sostenibilità ambientale e digitale, il caso The Good Idea: quando l’IT fa la differenza

Sostenibilità ambientale e digitale, un legame più stretto con gli stakeholder

Nel dettaglio, il progetto è stato strutturato in diverse fasi, a partire dalla selezione del sito: una volta ottenute le autorizzazioni governative, il terreno è stato preparato rimuovendo tutte le specie invasive, detriti e sostanze inquinanti, per poi essere livellato creando così un ambiente adatto alla crescita delle giovani mangrovie.

The Good Idea ha prelevato i campioni di mangrovie da un altro sito della Fondazione a Jharkhali e in un’altra zona preposta delle Sundarbans: questi propaguli sono stati curati per tre mesi da un gruppo di donne locali, nel vivaio dell’Isola di Sagar.

La messa a dimora delle mangrovie ha coinvolto volontari e coordinatori, compresi membri della comunità locale, che hanno piantato gli alberi seguendo uno schema prestabilito per garantire una crescita ottimale. Successivamente, sono state previste attività regolari di manutenzione, come la potatura e il controllo dei parassiti, per assicurare la salute delle piante.

Per Natale 2023, poi, The Good Ideaha deciso di regalare ai propri clienti cinque alberi di mangrovia ciascuno, finanziando così la prima attività di piantumazione del progetto, per un totale di 4500 mangrovie. Questo gesto non solo contribuisce alla riforestazione, ma rafforza anche il legame tra l’azienda e i suoi clienti, coinvolgendoli direttamente in un’iniziativa sostenibile.

Con il supporto della piattaforma di Green Future Project, l’impresa può monitorare e valutare la crescita delle mangrovie e lo svolgimento del progetto. La tecnologia satellitare permette, infatti, di tener traccia di componenti chiave per il successo del progetto che, in questo caso, mira a modificare il destino dell’Isola di Sagar: il luogo, abitato da oltre 200.000 persone, è infatti particolarmente vulnerabile agli effetti negativi del cambiamento climatico, come l’innalzamento del livello del mare e l’erosione delle coste.

“Rigenerare la foresta di mangrovie rappresenta una soluzione efficace e a basso costo per mitigare questi impatti e adattarsi alle loro conseguenze. Grazie alla piattaforma di monitoraggio ideata da Green Future Project, è possibile seguire in tempo reale l’avanzamento del progetto e la quantità di CO2e assorbita, garantendo la massima trasparenza e favorendo il coinvolgimento degli stakeholder”, così sottolinea Flavia Zallocco, Chief Client Experience & Product Officer di Green Future Project, che abbiamo intervistato in merito al progetto.

Sostenibilità ambientale e digitale, la nuova frontiera della Twin Transformation

Secondo Zallocco,dietro il case si nasconde letteralmente una nuova frontiera della sostenibilità ambientale e digitale. “La digitalizzazione – spiega – è fondamentale per valorizzare appieno i progetti di sostenibilità. Come partner tecnologico, il nostro obiettivo è garantire trasparenza e fornire metriche condivise che permettano di valutare l’efficacia del progetto. La tecnologia non solo consente di monitorare il progresso in tempo reale, ma semplifica anche informazioni complesse, rendendole accessibili a diverse competenze. Diventa facile così comprendere il valore intrinseco dei progetti. Noi di Green Future Project ci siamo messi in ascolto dei nostri clienti e prospect, e a inizio 2024 abbiamo lanciato una piattaforma di cui The Good Idea è stato il primo utilizzatore”.

Zallocco, in cosa consiste la piattaforma in questione, quali funzionalità presenta e su quali tecnologie si basa?

“La piattaforma si basa su una tecnologia proprietaria che permette di monitorare in tempo reale i progetti su cui le aziende decidono di investire. Monitoriamo metriche come l’altezza degli alberi e la percentuale di copertura boschiva che danno un’idea della protezione e dello sviluppo degli ecosistemi. Abbiamo sviluppato anche un widget che permette di integrare queste informazioni sul proprio sito web. L’intuizione è stata quella di trasformare la piattaforma in una versione white label, totalmente personalizzabile, così da rispecchiare la brand identity e il tone of voice di ciascuna azienda, oltre che comunicare le proprie iniziative sostenibili con un solo strumento”.

Come avviene l’interazione con la piattaforma da parte dell’azienda utente?

“Richiediamo informazioni minime che riguardano i dati del progetto, foto, video, ma soprattutto le coordinate satellitari. Questo ci permette di customizzare la piattaforma, offrendo elementi di brand identity. Possiamo settare la piattaforma e consegnarla al cliente, oppure il cliente può diventare autonomo nella gestione. Ogni azienda ha un account interno che utilizza per il monitoraggio del progetto, con funzionalità aggiuntive che permettono di aprire queste informazioni al mondo esterno, come nella comunicazione interna o verso il cliente finale”.

In che modo questa soluzione coinvolge di più gli stakeholder?

“L’account per accedere alla piattaforma è uno strumento di comunicazione interna e di ingaggio, con la possibilità di condividere contenuti tramite widget integrabili su siti o piattaforme digitali esterne. Ci sono anche funzionalità per la condivisione delle metriche sui social media e nelle newsletter. La piattaforma include anche report che possono essere integrati nella reportistica aziendale, con dashboard e grafici che consentono di monitorare le metriche in real time”.

In conclusione, Zallocco, cosa significa per un’azienda aderire al progetto e quali sono i benefici che ne può trarre?

“I benefici sono di duplice natura. Innanzitutto, la piattaforma di Green Future Project aiuta a evitare il greenwashing, garantendo la massima trasparenza possibile. Questo ha un impatto positivo sulla fiducia e sull’engagement degli stakeholder. Inoltre, la piattaforma permette di superare lo sforzo eccessivo legato alla mancanza di mezzi, budget o competenze, permettendo di dare visibilità ai progetti di sostenibilità in modo continuo e in tempo reale. Il feedback di The Good Idea è stato prezioso per noi, aiutandoci a capire come sviluppare ulteriormente la piattaforma. Il dialogo costruttivo con loro ci ha permesso di affrontare piccole problematiche e di ricevere feedback più estesi”.

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