Product Carbon Footprint

Lenovo CO2 Offset Service: una rivoluzione verde nel commercio dell’IT

Come parte della nuova iniziativa promossa dalla multinazionale cinese per ridurre l’impatto ambientale dell’IT, sempre più aziende clienti scelgono di compensare le emissioni di carbonio dei nuovi prodotti a marchio Think direttamente al momento dell’acquisto. Partito in via sperimentale a febbraio, il servizio è ora disponibile in EMEA

Pubblicato il 27 Gen 2021

A cropped shot of hands painted to look like the earth

Grazie alla nuova iniziativa CO2 Offset Service, in soli nove mesi i clienti di Lenovo hanno compensato 26.000 tonnellate di biossido di carbonio, legate a produzione, consegna e utilizzo dei prodotti a marchio Think. In pratica, l’equivalente delle emissioni prodotte da 1,7 milioni di km di voli o 1.789 voli europei. Ma come?

Il progetto consente di compensare il quantitativo di emissioni prodotte nella costruzione e nell’invio di ogni prodotto, oltre a quelle stimate in un periodo di utilizzo fino a cinque anni, direttamente in fase di acquisto, e con una certificazione legata al numero di serie. Questo è possibile aderendo e contribuendo a progetti ecosostenibili approvati da ClimeCo (uno dei più grandi produttori di credito volontario di emissioni di carbonio negli Stati Uniti sotto gli auspici della Climate Action Reserve) e dalle Nazioni Unite. In questo modo Lenovo si afferma come realtà particolarmente attenta ai fattori ESG.

Thilo Bayerlander, Direttore di Lenovo EMEA Services Sales spiega “Abbiamo calcolato con precisione l’impatto in termini di emissioni di carbonio del singolo prodotto acquistato dando la possibilità di compensare questa impronta ambientale (PCF – Product Carbon Footprint) al momento dell’acquisto. Si tratta di una delle prime volte in cui è possibile associare il singolo acquisto al numero di tonnellate compensate”.

Compensare le emissioni di CO2 per un IT sostenibile

Obiettivo dell’iniziativa è rispondere al crescente desiderio di trasparenza ecologica negli acquisti ed è tra le prime al mondo a legare la compensazione delle emissioni ai singoli prodotti, rendendo semplice e trasparente la comprensione dell’impatto ambientale di ogni singolo prodotto e del suo utilizzo durante tutto il ciclo di vita. Dopo il successo del programma pilota a febbraio 2020 nei Paesi scandinavi, Lenovo ha esteso il programma alla regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) e si appresta a pianificare l’estensione in Asia-Pacifico e Nord America.

Niclas Svenningsen, Manager, Global Climate Action di UN Climate Change aggiunge che “Lenovo ha uno storico consolidato nell’affrontare problematiche ambientali, incluso il cambiamento climatico, attraverso la definizione di un obiettivo che comprende la riduzione del 50% delle emissioni di gas serra (GHG) entro il 2030 e riportata al CDP (l’iniziativa no-profit che gestisce il sistema globale di divulgazione per investitori, aziende, città, stati e regioni al fine di gestire gli impatti ambientali), oltre a iniziative interne”.

Oltre a ciò, Lenovo ha fornito alla compagnia di assicurazioni tedesca LVM Versicherung 4.000 nuovi laptop convertibili ThinkPad X1 Yoga e 4.500 monitor ThinkVision P27h-20, tutti certificati per la compensazione delle emissioni. L’ordine – proveniente da uno dei centri di produzione di Lenovo in Cina – sarà consegnato a LVM per via ferroviaria invece che aerea, riducendo notevolmente le emissioni associate alla spedizione. Infine, Lenovo sta lavorando per consentire ai propri clienti aziendali di compensare retroattivamente le emissioni legate agli acquisti negli ultimi tre anni, salvo la disponibilità di dati.

 

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