Cosa succede agli innumerevoli prodotti elettrici ed elettronici che ci accompagnano nella nostra vita e nel lavoro quando entrano in un percorso di riciclo? Come si riesce a ridare valore ai materiali con cui sono realizzati in modo efficiente e sostenibile? Come si risponde alla enorme complessità che deriva dalla necessità di trattare tantissime tipologie di prodotti? Gran parte della risposta a questi interrogativi arriva oggi dall’innovazione e più precisamente dai sistemi di automazione e di robotica e da un approccio che è al centro della seconda puntata de “La Staffetta – Fuoriclasse di sostenibilità e innovazione” dedicata alla gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
Protagonisti di questo appuntamento dal titolo Il Circolo delle cose sono Alessandro Danesi, Direttore commerciale SEVal e Michele Pedretti, Market Development Manager e Channel Manager ABB Robotics Italia che raccontano gli impegni e i risultati dell’innovazione sostenibile di SEVal, azienda specializzata nel riciclo dei rifiuti RAEE, nello sviluppo di modelli circolari e nella gestione responsabile di ogni tipo di risorsa.
Guarda il video con i protagonisti del secondo appuntamento con La Staffetta. Fuoriclasse di sostenibilità e innovazione
La sfida: trasformare il riciclo dei RAEE in un processo sicuro ed efficiente
A dare il via alla staffetta di questo nuovo episodio della web serie tematica di ABB Italia è il “testimone” che arriva da Giancarlo Giacomello di Aruba, con un tema e una domanda che indirizza chiaramente il confronto: “Noi ci occupiamo delle grandi infrastrutture hardware, ma assistiamo anche una proliferazione di device più piccoli. Cosa succede quando smettiamo di usarli?”
Alessandro Danesi chiarisce subito lo scenario di quella che è una delle categorie di rifiuti a più alto tasso di crescita, con milioni di tonnellate di RAEE generate ogni anno a livello globale. Rifiuti che, se non gestiti correttamente, presentano un impatto ambientale decisamente significativo anche a causa di sostanze chimiche pericolose come piombo, mercurio e cadmio. Ecco che appare sempre più necessario trovare delle soluzioni che permettano di gestire questi prodotti in modo efficiente e sostenibile, con l’obiettivo primario di ridurre le componenti destinate alla discarica per aumentare contemporaneamente la quantità di materiali preziosi recuperati (come oro, argento, rame e terre rare) con un approccio che consenta anche di gestire sempre in modo efficace il loro reinserimento nel ciclo produttivo.
In questo contesto, l’economia circolare offre un modello alternativo e sostenibile. La possibilità di trasformare i rifiuti in risorse, reinserendo i materiali recuperati nel ciclo produttivo non solo aiuta a conservare le risorse naturali, ma porta risparmi economici significativi per le aziende, anche con la riduzione di costi di approvvigionamento e con la creazione di nuove opportunità di business nel settore del riciclo e del riuso.
SEVal ha scelto di affrontare questa sfida per la trasformazione dei rifiuti in risorse riutilizzabili attraverso un approccio basato su soluzioni di automazione e robotica nei processi di riciclo. Danesi sottolinea infatti che l’automazione consente di gestire in modo più efficiente i flussi di materiali e permette di ottimizzare le operazioni di separazione e di recupero di grandi volumi di RAEE. I robot poi sono nella condizione di sostituire gli esseri umani nello svolgimento di compiti complessi e potenzialmente pericolosi, riducendo il rischio per gli operatori e aumentando la precisione delle operazioni.
Automazione, un potente alleato per la gestione sostenibile dei rifiuti
Michele Pedretti ha a sua volta sottolineato come l’integrazione delle soluzioni di automazione di ABB Robotics abbia permesso alla società di raggiungere livelli senza precedenti di efficienza energetica e risparmio economico.
L’introduzione di robot e sistemi automatizzati ha reso i processi di riciclo più rapidi e precisi, riducendo al contempo la necessità di intervento umano in fasi potenzialmente pericolose. Questo ha permesso di migliorare la sicurezza dei lavoratori, mantenendo al contempo elevati standard di produttività.
Pedretti ha inoltre osservato che l’implementazione di pratiche innovative non è solo una questione di tecnologia, ma implica anche un importante lavoro a livello di cultura aziendale. In questo senso ABB ha contribuito a creare un ambiente in cui l’innovazione è al centro e può esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Economia circolare e robotica: cosa riserva il futuro
La discussione si è poi orientata sul futuro dell’economia circolare mettendo in luce una serie di prospettive innovative che potrebbero ridefinire l’intero settore del riciclo e del riuso.
SEVal sta pianificando di espandere le sue capacità attraverso l’integrazione avanzata della robotica nei processi di riciclo. Una delle aree chiave di sviluppo è il riciclo delle batterie per auto, un settore che presenta sfide significative a causa della varietà e complessità dei materiali coinvolti considerando poi che le batterie contengono componenti pericolosi che richiedono una manipolazione precisa e sicura. Un compito per tanti aspetti ideale per i robot.
I robot possono infatti gestire le batterie con precisione millimetrica, riducendo il rischio di incidenti e possono migliorare la sicurezza sul luogo di lavoro. Grazie all’automazione di fasi complesse del processo di riciclo, all’accelerazione nel recupero dei materiali e alla riduzione dei costi operativi possono portare numerosi benefici. Infine, possono essere programmati per gestire diversi tipi di batterie e materiali, offrendo una flessibilità che è difficile da ottenere con processi manuali. Un approccio questo che consente a SEVal di adattarsi rapidamente alle evoluzioni del mercato, anche a livello di normative e alle nuove tecnologie.
La robotica di ABB Robotics di fatto è alla base di un modello economico sostenibile e rigenerativo, di fatto il ruolo dell’azienda non è solo quello di fornire robot, ma anche soluzioni di automazione integrate in grado di ottimizzare l’intero ciclo produttivo.
Decarbonizzazione ed efficienza energetica nella prossima puntata de “La Staffetta”
La seconda puntata si chiude con il passaggio del testimone da Alessandro Danesi di SEVal all’ospite della prossima puntata: Fabrizio Sodini, Power Plant Manager della centrale di cogenerazione DS Smith, con una domanda nella quale si pone l’attenzione sull’importanza della decarbonizzazione e dell’efficientamento nella produzione energetica: “Con il crescere dell’elettrificazione, il riuso degli accumulatori di energia è un tema sempre più attuale, ma altrettanto importante è come quest’energia viene prodotta all’origine e quali sforzi vengono fatti per ridurre al massimo l’impatto ambientale; uno di questi è l’impegno alla decarbonizzazione e all’efficientamento del processo di generazione dell’elettricità. Quali pratiche ha messo in atto DS Smith a Porcari?”.
Appuntamento dunque alla terza puntata de “La Staffetta – Fuoriclasse di sostenibilità e innovazione” con Fabrizio Sodini, Power Plant Manager della centrale di cogenerazione DS Smith e con Luca Gentile, Service Manager, ABB Energy Industries Italia di ABB.
Guarda il video con i protagonisti del secondo appuntamento con La Staffetta. Fuoriclasse di sostenibilità e innovazione: Il Circolo delle Cose
La Staffetta, Fuoriclasse di sostenibilità e innovazione: le puntate della webserie:
La Staffetta 1
L’efficienza energetica dei Data Center: i traguardi e gli obiettivi di Aruba e ABB
La Staffetta 3
Hard-to-abate e decarbonizzazione: DS Smith e ABB portano l’efficienza energetica a nuovi livelli
La Staffetta 4
Decarbonizzazione ed efficienza energetica nell’automotive: le “accelerazioni” di Iveco Group
La Staffetta 5
Cittadinanza d’impresa come motore di sviluppo sostenibile nell’esperienza di OMS