Decarbonizzazione

Environment: il “Bosco di Marca” certifica con Pefc Italia oltre 9 mila ettari nella Regione Marche

Il complesso di boschi, distribuiti in tutte le province, riceve la certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile. Il progetto intende valorizzare la capacità del bosco di stoccare il carbonio e apre allo scambio di “crediti di sostenibilità” verso partner, aziende e stakeholder intenzionati a compensare le proprie emissioni climalteranti

Pubblicato il 02 Mar 2023

Bosco di Marca

Proteggere e gestire in modo sostenibile i boschi, valorizzare i servizi ecosistemici, permettendo ai gestori forestali di abbattere le emissioni climalteranti, promuovere lo scambio dei crediti di sostenibilità e creare occupazione e ricchezza nelle aree montane della Regione Marche, con un’attenzione particolare alla zona del cratere del terremoto del 2019. 

Sono questi gli obiettivi del progetto CO2 S.Fo.Ma. Marche,  finanziato dal PSR Marche e portato avanti dall’omonimo Gruppo Operativo che, con capofila la SAF (Società Agricola-Forestale) Marche,  coinvolge numerosi partner operanti nel settore forestale: SAF Monti Azzurri, SAF Tronto, Azienda Speciale Consorziale del Catria, Consorzio Marche Verdi, Pro.mo.ter e Dream, Cursa, PEFC e Cia. 

Oggi il progetto festeggia l’ottenimento della certificazione per la Gestione Forestale Sostenibile PEFC per il “Bosco di Marca”. Si tratta di 9.208,25 ettari di boschi di conifere, faggete, boschi misti di latifoglie, castagneti, quercete, leccete gestiti dalle SAF Marche, Monti Azzurri, Tronto e dell’Azienda Speciale Consorziale del Catria.

Valorizzare i benefici “immateriali” forniti dal bosco

La Gestione Forestale Sostenibile attesta inoltre la valorizzazione dei servizi ecosistemici, benefici “immateriali” forniti dal bosco, che consentono di prevenire dissesto idrogeologico ed erosione del suolo, tutelare la biodiversità, mitigare le temperature, offrire servizi turistico-ricreativi migliori e incrementare lo stoccaggio del carbonio contrastando il cambiamento climatico.

Una foresta gestita in modo sostenibile può migliorare la propria capacità di assorbire carbonio. Lo dimostrano proprio gli studi condotti nell’ambito del progetto in due aree del Bosco di Marca in collaborazione con il Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente (CURSA): grazie ad attività di gestione forestale attiva e sostenibile, si osserva un incremento medio di capacità di assorbimento di 2,96 tonnellate di CO2 per ettaro l’anno rispetto ad uno scenario di patrimonio forestale non gestito. 

Possibile lo stoccaggio di 24.000 t di CO2 in più ogni anno

Se questi valori fossero confermati per tutte le aree certificate del Gruppo Bosco di Marca, gli interventi di gestione attiva porterebbero dunque ad assorbire diverse migliaia di tonnellate di CO2, contribuendo parallelamente alla creazione di nuove opportunità di business per i gestori forestali. Infatti, prendendo in considerazione solo le lavorazioni addizionali che si potrebbero fare nelle faggete e nelle aree con latifoglie miste (che rappresentano circa ⅔ della superficie certificata) con la gestione dei boschi si arriverebbe a stoccare fino a un massimo di circa 24.000 t di CO2 in più ogni anno (cioè 24.000 crediti di sostenibilità). La gestione e la cura dei boschi si dimostra quindi, rispetto all’abbandono dei boschi, più efficiente da un punto di vista ambientale ma anche economico-sociale.

Verso i crediti di sostenibilità

Per questo, il progetto CO2 S.Fo.Ma. Marche intende attribuire allo stoccaggio di carbonio del bosco un valore economico riconosciuto attraverso i crediti di sostenibilità, scambiabili attraverso una piattaforma dedicata a partner, aziende e stakeholder intenzionati a compensare le proprie emissioni climalteranti

“Si tratta della più grande certificazione di gruppo del centro Italia e testimonia che le attività di gestione dei boschi marchigiani vengono condotte in modo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale: è frutto di un grande lavoro di gruppo legato alla capacità di unire le forze pubbliche e private, superando frammentazioni territoriali per un obiettivo comune”, sottolineano i membri del Gruppo Operativo. “In particolare, è fondamentale mettere in evidenza il lavoro che verrà portato avanti per la valorizzazione dei servizi ecosistemici: dimostra concretamente in quanti modi foreste e boschi possano rappresentare una risorsa non solo ambientale ma anche economica, e come tutto sia interconnesso. Proprietari e gestori forestali potranno quindi calcolare la capacità di stoccaggio di anidride carbonica della foresta e mettere in vendita i crediti ad organizzazioni o aziende che intendono neutralizzare le proprie emissioni. In questo modo infatti le comunità forestali possono sopravvivere e non abbandonare le aree interne del Paese”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3