Perché l’energy transformation sta cambiando le strategie di sviluppo dei data center?
Tra sviluppo dell’intelligenza artificiale, vincoli di rete, nuove regole, efficienza energetica l’energy transformation per le imprese in generale e per i data center in particolare non è più solo un importante KPI tecnico ma rappresenta una scelta strategica che incide direttamente sulla competitività oltre che naturalmente sui risultati di sostenibilità.
L’energia è sempre più centrale nella gestione dei data center
A livello globale, data center e reti di trasmissione dati pesano ciascuno per circa l’1–1,5% dei consumi elettrici mondiali. Nel 2024 i soli data center hanno consumato circa 415 TWh, e le proiezioni IEA indicano 945 TWh nel 2030, ovvero più del doppio.
La crescita dei carichi legati alla diffusione dell’intelligenza artificiale impone un aumento nella densità di rack, di calore e nella richiesta di continuità, mettendo sotto stress impianti e reti.
Con l’energy transformation applicata al mondo data center si affrontano tematiche che non si limitano al risparmio energetico, ma che implica la riprogettazione e ripensamento del modo di produrre, acquistare, trasmettere e utilizzare energia.
Decarbonizzazione: dal saving di energia al business
Energy transformation per i data center significa anche anche trasformare le modalità con cui si compra l’elettricità: adottare contratti PPA rinnovabili, richiedere e controllare garanzie d’origine, predisporre un mix energetico più pulito e più stabile. Significa disporre di impianti on-site (fotovoltaico) e sistemi di accumulo per gestire picchi e continuità. Significa anche portare l’attenzione al riuso del calore: trasformare un sottoprodotto in risorsa per edifici vicini o reti di teleriscaldamento.
L’energy transformation per i data center migliora di fatto il profilo emissivo e, in alcuni casi, rafforza l’accettabilità sociale di nuove strutture.
Il data center del futuro come un sistema energetico
Applicare le logiche dell’energy trasformation al mondo data center significa considerare la gestione dei data center oggi al pari della gestione di ecosistemi, con reti, produzione, raffreddamento, software, supply chain e metriche.
Grazie all’energy transformation è infatti possibile mettere ordine tra potenza, prestazioni e impatti che può trasformare l’energia da vincolo a vantaggio competitivo.
Energy transformation e data center: l’investimento strategico di Alphabet in Intersect
In questo contesto di marcata attenzione a uno sviluppo dei data center in cui la componente energetica è sempre più centrale il 22 dicembre 2025, Alphabet ha annunciato l’acquisizione di Intersect per una cifra di 4,75 miliardi di dollari oltre all’assunzione del debito esistente. Google (società controllata da Alphabet) deteneva già una quota di minoranza nella società a seguito di un precedente round di finanziamento. Ora con questa operazione si punta all’attivazione più rapida di nuova capacità di generazione elettrica e di data center, promuovendo al contempo lo sviluppo tecnologico nel settore energetico.
In una nota stampa aziendale Sundar Pichai, CEO di Google e Alphabet, ha dichiarato che questa mossa aiuterà l’azienda a operare con maggiore agilità, costruendo nuovi impianti di generazione in parallelo con il carico dei nuovi data center.
Progetti gigawatt e nuove frontiere tecnologiche
L’acquisizione include il team di Intersect e molteplici gigawatt di progetti energetici e di data center attualmente in fase di sviluppo o costruzione.
Uno dei fattori chiave alla base di questa operazione è da leggere nell’impegno di Intersect nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per diversificare l’approvvigionamento energetico, supportando gli investimenti infrastrutturali di Google negli Stati Uniti. In particolare l’impegno di Intersect riguarda gli ambiti della Geotermia avanzata, i sistemi di stoccaggio dell’energia a lunga durata, lo sviluppo di soluzioni per la cattura e stoccaggio del carbonio.
Energy transformation e data center: Intersect per Google e per il mercato
Le operazioni di Intersect rimarranno separate da Alphabet e Google, mantenendo il proprio marchio sotto la guida del fondatore e CEO Sheldon Kimber. La società collaborerà strettamente con il team delle infrastrutture tecniche di Google sui progetti congiunti. L’accordo poi non include gli asset operativi già esistenti di Intersect in Texas e California, né quelli in fase di sviluppo in California; che continueranno a operare come una società indipendente supportata dai precedenti investitori. Per i clienti di tali asset è prevista una continuità del servizio senza interruzioni.
AI e innovazione per la rete elettrica
Alphabet intende utilizzare l’intelligenza artificiale per accelerare la connessione alla rete di nuove centrali elettriche e per migliorare i programmi di efficienza energetica nelle comunità che ospitano i data center. Sheldon Kimber ha sottolineato che l’infrastruttura moderna rappresenta il fulcro della competitività americana nell’AI e che l’innovazione energetica è un pilastro fondamentale per il futuro del settore. L’operazione riflette poi l’impegno di Alphabet nel collaborare con fornitori di servizi pubblici e sviluppatori per sbloccare forniture energetiche affidabili e convenienti, evitando che i costi di costruzione delle infrastrutture ricadano sugli utenti della rete elettrica. La chiusura della transazione è soggetta alle consuete condizioni di chiusura e si prevede che avvenga nella prima metà del 2026.
