smart grid

Dalle Smart Grid un contributo positivo all’efficienza energetica

Secondo un report di Juniper Research, le Smart Grid sono destinate a crescere, garantendo un risparmio energetico annuale di 1060 TWh al 2026

Pubblicato il 12 Ott 2021

smart grid

La diffusione delle Smart grid è destinata a pesare in positivo sull’ambiente, soprattutto per effetto della maggiore efficienza energetica delle reti elettriche e per il contributo positivo alla diffusione delle fonti rinnovabili. Questa la principale conclusione di un apposito report appena divulgato da Juniper Research, che analizza le prospettive delle reti intelligenti in un panorama energetico in continua evoluzione. La stima del Report, in effetti, è che le implementazioni globali di smart grid siano destinate a un forte sviluppo nei prossimi anni, con annessi benefici ambientali: le reti intelligenti garantiranno un risparmio energetico annuale di 1.060 terawattora entro il 2026, quasi triplo rispetto ai 316 terawattora nel 2021.

Lo studio riassume anche tutte le ragioni strutturali alla base di questo sviluppo di mercato: innanzitutto le esigenze del mercato della distribuzione dell’energia sono diventate sempre più complesse, in particolare con l’avvento delle energie rinnovabili. Una situazione che ha obbligato i gestori delle reti a interrogarsi sulla sostenibilità ambientale delle reti elettriche tradizionali in termini di emissioni di carbonio e su come rendere disponibile l’energia in modo efficiente, continuo e sicuro a costi inferiori per tutti. La smart grid, infatti, ha come obiettivo principale quello di garantire la piena integrazione tra le diverse fonti di elettricità, consentendo nuovi casi d’uso. Deve inoltre rendere possibile visibilità e controllo lungo tutta la filiera, rendendo ogni attore, compresi i fornitori e gli utenti finali, una parte del processo di fornitura. Tale rivoluzione delle reti passa da un punto di vista tecnologico attraverso l’IoT (Internet of Things): il riferimento è a sensori, sistemi di controllo, automazione e analisi, che supportano la rete elettrica attraverso la comunicazione con altri sistemi e attori.

Lo studio si concentra anche sugli Smart meter, un segmento su cui l’Italia può vantare una leadership storica: la notizia è che il numero di contatori intelligenti globali in servizio è destinato a superare le 2 miliardi di unità nel 2026, in aumento rispetto agli 1,1 miliardi nel 2021. Di per sè il dato segnerebbe una crescita di poco meno del 95%, anche se l’adozione resterà molto disomogenea a livello globale, con mercati come America Latina, Africa e Medio Oriente che sono notevolmente indietro rispetto a Europa occidentale, Estremo Oriente e Cina.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 5