Innovazione

Net Zero: biodiversità e blockchain per accelerare il percorso delle aziende

Al via la partnership tra Green Future Project e Invest Conservation che grazie alla “catena dei blocchi” punta ad offrire soluzioni di investimento orientate alla salvaguardia della biodiversità nelle zone più a rischio. A ogni token corrisponde la protezione e la capacità di assorbimento di CO2, per 50 anni, di 1 ettaro di foresta ad alta biodiversità

Pubblicato il 17 Apr 2023

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Gli obiettivi Net Zero non possono prescindere dalla protezione della biodiversità. Su questa convinzione si fonda la neonata partnership tra Green Future Project, la piattaforma SaaS innovativa nata nel 2020 con l’obiettivo di offrire alle aziende una soluzione a 360° per i processi di decarbonizzazione, e Invest Conservation, la società che investe nella conservazione di foreste tropicali ad alta intensità di biodiversità. La collaborazione tra le due realtà green-tech punta ad offrire soluzioni di investimento basate su blockchain orientate alla salvaguardia della biodiversità nelle riserve di Copalinga e Tapichalaca in Ecuador, tra le zone più a rischio del pianeta.

In linea con l’accordo di Kunming-Montreal (United Nations Biodiversity Conference – COP15 – dicembre 2022), che prevede entro il 2030 il ripristino di almeno il 30% delle aree degradate e la protezione di almeno il 30% delle aree di particolare rilevanza per la biodiversità e i servizi ecosistemici, Green Future Project, nell’ambito dell’accordo con Invest Conservation, supporterà solo progetti che si trovano nei cosiddetti “biodiversity hotspots” identificati dall’Half Earth Index. Secondo l’indice adottato dalle Nazioni Unite, il 45% della biodiversità mondiale si estende sul 2% del suolo terrestre, proteggerla rappresenta una delle soluzioni principali per mitigare il cambiamento climatico.

Un nuovo strumento basato sulla blockchain

Per incentivare questo cambio di paradigma, la startup insieme ad Invest Conservation ha introdotto un nuovo strumento economico basato su blockchain che incoraggia da un lato i proprietari terrieri privati a una gestione della loro terra incentrata sulla protezione degli ecosistemi naturali e non sulla deforestazione e dall’altro le aziende a riconoscere la protezione della biodiversità quale investimento sostenibile e redditizio a lungo termine. Tramite la piattaforma di Green Future Project, le aziende hanno la possibilità di accedere ad un meccanismo che, sfruttando la blockchain di Solana, crea un non fungible token (NFT) per ogni ettaro di foresta che uno desidera proteggere (l’equivalente di 38 campi da tennis).

Per ogni NFT acquistato la blockchain registra quindi una transazione unica e tracciabile che corrisponde alla protezione, per 50 anni, di 1 ettaro di foresta ad alto tasso di biodiversità (l’equivalente di 38 campi da tennis) e la capacità di assorbimento di CO2 dello stesso. Il 90% di ogni transazione, avvenendo direttamente tramite blockchain, viene devoluta direttamente ai proprietari terrieri incentivandoli a tutelare la loro terra.

Valore economico e protezione della biodiversità

“Siamo orgogliosi di introdurre questa nuova soluzione all’interno della nostra piattaforma che ci consentirà di agire su due fronti contemporaneamente, da un lato promuovendo in maniera concreta la protezione della biodiversità, ad oggi una delle soluzioni più efficaci al contrasto del cambiamento climatico, dall’altro introducendo uno strumento che dia un valore economico alla natura grazie alla blockchain – spiega Pietro Pasolini, CEO e Co-Fondatore di Green Future Project -.  La nostra partnership con Invest Conservation punta a incentivare i proprietari terrieri alla gestione della loro terra in un’ottica di preservazione della biodiversità e le aziende a riconoscere la conservazione di quest’ultima quale investimento sostenibile, redditizio e fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi Net Zero previsti dall’accordo di Parigi”.

Ad efficientare ulteriormente il processo, la tecnologia satellitare di Orbify, che consente a Green Future Project e ai suoi utenti, di eseguire un monitoraggio costante sullo stato delle zone protette, guadagnando tempo e riducendo i costi.

Focus su due riserve in Ecuador

Le due riserve di Tapichalaca e Copalinga (Ecuador), sostenute dalla ONG Jococtoco, rispettano i tre KPI principali che orientano Green Future Project: alto tasso di biodiversità, capacità di assorbimento del carbonio e sviluppo economico sociale.

All’interno della prima riserva, in grado di catturare circa 396 tonnellate di CO2 per ettaro, sono state registrate più di 800 specie di piante e 343 tipi di uccelli e molte specie animali in via di estinzione tra cui la raganella di Tapichalaca (Hyloscirtus tapichalaca). La Fundacion Jocotoco, che collabora con il governo locale di Palanda, una comunità vicina alla Riserva di Tapichalaca, è impegnata a sensibilizzare gli abitanti del luogo riguardo gli sforzi necessari al ripristino e alla protezione dei bacini idrici.

Per quanto riguarda la riserva di Copalinga, invece, meno del 10% della foresta ha subito alterazioni. Questo significa che la riserva, con una capacità di assorbimento pari a 580 tonnellate di CO2 per ettaro, presenta un livello di biodiversità molto elevato. Circa 220 specie di uccelli popolano la riserva, tra cui alcuni a rischio di estinzione. La conservazione delle foreste non è mai stata profittevole quanto la loro deforestazione, tramite la partnership con Invest Conservation, Green Future project punta a invertire questo trend e promuovere una concezione più ampia del valore delle foreste che integri impatto ambientale, sociale ed economico.

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