Bologna e Venezia si confermano le città italiane più “social”, seguite da Firenze, che scalza il terzo gradino del podio a Torino (quarta) e poi Napoli, Pordenone, Roma, Cagliari, Genova e Milano a chiudere la top ten. Lo evidenzia l’indagine di FPA, società del Gruppo Digital360, sull’utilizzo dei social network di 108 comuni capoluogo, che ha determinato un indice sulla base della presenza, del tasso di penetrazione, della frequenza di aggiornamento e produzione di contenuti su 7 social network. Indagine che restituisce un patrimonio di informazioni unico sull’evoluzione della presenza dei social media nei comuni capoluogo, grazie a una rilevazione completa e aggiornata ogni anno. L’indice delle social cities è uno degli indicatori dell’annuale classifica di FPA sui comuni più digitali d’Italia, la cui edizione 2022 sarà presentata integralmente il prossimo 29 novembre a FORUM PA Città. Un evento unico dedicato alle città, in cui verranno presentati i risultati di ICity Rank, l’annuale ricerca realizzata da FPA sullo stato di digitalizzazione dei comuni capoluogo italiani, e si ragionerà sul ruolo fondamentale che le città hanno come veri e propri laboratori di sperimentazione di attuazione delle strategie per la trasformazione digitale.
Comunicazione digitale: una nuova fase di assestamento
Secondo la ricerca, Facebook è il social network più diffuso tra i capoluoghi italiani, presente in 103 comuni su 108, capace di attirare complessivamente 3,5 milioni di follower, pari a un quinto della popolazione residente nelle città. Molto presente è anche YouTube (102 comuni), ma la sua gestione non è altrettanto omogenea (solo 70 città hanno aggiornato il canale nell’ultimo mese). Instagram (presente in 89 comuni), Twitter (87) e Messenger (80) sono stati attivati da tre quarti delle amministrazioni, mentre Linkedin (56) e Telegram (48) da circa metà.
“Nel corso del 2022 la stragrande maggioranza dei capoluoghi italiani è ormai presente in modo articolato sui social media ma, dopo la costante espansione degli ultimi anni, si evidenzia una nuova fase di assestamento, in cui l’utilizzo dei social è entrato a far parte delle abitudini dei Comuni in modo organico e differenziato – commenta Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA – Tramite i social, oggi le amministrazioni si impegnano a sviluppare una comunicazione forte, diretta e continuativa ai loro cittadini, di vera interazione, oltre la semplice informazione. Le caratteristiche di diffusione e le dinamiche di utilizzo però sono differenti a seconda delle diverse piattaforme e delle scelte di comunicazione dei singoli Comuni”.
I comuni più social sono grandi e non al Sud
Si contano 23 Comuni su 108 presenti su tutti e sette i canali social, altri 60 che ne hanno attivati almeno cinque. Ma sono evidenti le differenze geografiche: l’82% dei capoluoghi del Centro e l’81% del Nord hanno almeno cinque social, mentre la percentuale scende al 69% tra quelli del Sud e Isole. In generale, sono più “social” i Comuni di grandi dimensioni: 9 dei primi 10 in classifica sono capoluoghi metropolitani, anche se spicca la sesta posizione di Pordenone.
Come evidenziato anche nelle precedenti edizioni della ricerca, un conto è la presenza, un altro l’effettivo utilizzo. Facebook è lo strumento utilizzato con maggiore continuità, con 97 aggiornamenti nell’ultimo mese su 103 profili attivi. Inferiori gli aggiornamenti dei canali YouTube (70 su 102) e di Instagram (69 su 89), ma soprattutto dei profili Twitter (53 su 87). In generale, l’inserimento di contenuti ha avuto un’accelerazione tra l’inizio del 2020 e la primavera 2021 per poi assestarsi, ma si evidenzia la continua crescita dei caricamenti video sui canali Youtube che si avvicinano a 70.000 e dei post Instagram che sfiorano quota 100.000.