Point of View

Cloud e sustainability: dati e misurabilità al servizio del business

Il ruolo strategico del digitale, dell’integrazione e delle competenze alla base della collaborazione Accenture e Google Cloud sui temi e sui progetti finalizzati ad accompagnare le imprese verso una sostenibilità in grado di generare nuove forme di competitività e di valore. Nuove prospettive abilitate dalla “doppia dimensione” di una Sustainability by Technology e di una Sustainability of Technology

Pubblicato il 04 Nov 2022

Immagine di Omelchenko da Shutterstock

La sostenibilità è diventata una sfida di straordinaria importanza che si concretizza in una serie di profonde trasformazioni. La transizione energetica, oggi più che mai al centro dell’attenzione, è ormai inscindibilmente legata anche a una trasformazione industriale, a sua volta connessa a una evoluzione sociale nelle abitudini e nei comportamenti di acquisto. Il mondo finanziario a sua volta è al centro di un profondo cambiamento nel quale si riflettono sia la crescita di attenzione verso i criteri ESG sia l’evoluzione del quadro normativo e degli adempimenti relativi alla rendicontazione della sostenibilità.

Qualsiasi realtà imprenditoriale che punti in modo strategico al raggiungimento di sustainability target deve dunque saper orchestrare le tante dimensioni attraverso le quali questa trasformazione conduce alla creazione di nuovo valore per il Pianeta. Parimenti, le tante emergenze che hanno caratterizzato questi ultimi due anni, hanno confermato la necessità strategica per le imprese di incorporare la sostenibilità nei processi aziendali, di considerare come le nuove forme di sviluppo stiano amplificando la necessità di misurare e rendicontare i risultati di sostenibilità in modo sempre più chiaro e affidabile. Solo attraverso questo passaggio strategico la sostenibilità si potrà trasformare in un vero valore condiviso presso tutti gli stakeholder: dai clienti finali ai dipendenti, dalle istituzioni alla finanza.

Integrare la sostenibilità nel core business: tecnologie, competenze e visione

La tecnologia rappresenta un fattore abilitante fondamentale per raggiungere obiettivi di sostenibilità e competitività. Come si può osservare nella ricerca sulla “Sustainable Technology” di Accenture: “Uniting technology and sustainability” (QUI per approfondire) si tratta di un rapporto molto chiaro che è ben rappresentato dall’affermazione “Sustainability is the new digital”. Un messaggio che sintetizza le risposte dei 560 rappresentanti di aziende con un fatturato superiore al Miliardo di dollari che, nell’ambito della survey, giudicano la tecnologia “importante” o “molto importante” per il raggiungimento dei propri obiettivi di sostenibilità. Ma con la stessa attenzione, il report insiste sulla necessità di garantire che questa stessa tecnologia sia e resti parte della soluzione e non corra il rischio di entrare nel perimetro dei “problemi”. Il tema è quello di una tecnologia digitale che deve essere al servizio della sostenibilità, garantendo soluzioni di green technology che siano efficaci, ma doverosamente e rigorosamente a basse emissioni. Dalla ricerca Accenture si coglie l’invito alle imprese a considerare il rapporto tra sostenibilità e innovazione rispettando tre componenti: il primo, sustainability by tech, vede un ruolo attivo della tecnologia nell’indirizzare, supportare e realizzare obiettivi di trasformazione sostenibile; il secondo, sustainability in tech, riguarda la capacità di misurare e gestire l’impatto stesso delle tecnologie digitali per renderle coerenti a questa missione; il terzo, sustainability at scale, è nella capacità di orchestrare il grande ecosistema di attori che concorre al raggiungimento di questi obiettivi, all’interno e all’esterno delle aziende. Comun denominatore e “collante” tra questi tre punti chiave, il tema dell’integrazione strategica tra le risorse, gli asset, le tecnologie e le competenze necessarie per permettere a ciascuna azienda di raggiungere i propri obiettivi.

Un nuovo valore aziendale che si riflette (anche) nei parametri ESG

Nessuna organizzazione può pensare di affrontare e vincere da sola queste sfide. Tutte le imprese sono parte di ecosistemi interconnessi e tutte devono poter agire, in modo strategico e integrato su più leve per raggiungere obiettivi che uniscono target ambientali, sociali, di governance e naturalmente di business. Il report di Accenture mette a disposizione un altro dato illuminante rispetto alle prospettive che si stanno aprendo, a dimostrazione che chi ha avuto il coraggio di avviarsi in questa direzione sta già ottenendo importanti benefici: il contributo della sostenibilità alla crescita aziendale è un valore riconosciuto dal 48% delle aziende coinvolte; la possibilità di attrarre e motivare talenti è un altro vantaggio apprezzato dal 49% dei casi; innovazione e customer experience vengono riconosciute come benefici con un analogo 49% di citazioni. Appare infine significativo il fatto che il 53% si riconosca nella affermazione che “le sustainable technology sono nella condizione di svolgere un ruolo chiave nel raggiungere i target ESG”.

Se poi per i CEO la sostenibilità è una priorità sulla quale non ci sono più dubbi e se le spinte arrivano ormai da tutte le direzioni – consumatori, dipendenti, logiche di filiera (green procurement), finanza ed enti regolatori -, appare chiaro che è cambiata profondamente anche la strategia con cui si guarda alla sostenibilità. Non ci si può più limitare a interpretarla come un “adempimento” etico o normativo, ma è appunto una sfida per la creazione di nuovo valore. E viene in aiuto in questo caso un’altra ricerca di Accenture, “Measuring Sustainability. Creating Value” (QUI per approfondire), nella quale si può leggere un’analisi delle performance aziendali tra il 2013 e il 2020 che evidenzia come le aziende con performance ESG elevate abbiano messo a disposizione dei loro azionisti una capacità di generazione di valore 2,6 volte maggiore rispetto alle imprese con performance ESG medie.

Orchestrare standard, normative, innovazione e motivazione

Nel passaggio all’”azione”, dalle analisi Accenture si ricava l’importanza di porre la massima attenzione alla chiarezza degli obiettivi, alla definizione delle priorità, al ruolo centrale del digitale, alle competenze e alla motivazione. Il “faro” è nell’allineamento con gli SDGs delle Nazioni Unite e illumina obiettivi che comprendono la capacità di portare le sfide oltre i confini aziendali, nelle supply chain, nel rispetto di standard e normative. A tutto questo si deve aggiungere una riflessione sulle funzioni coinvolte in questa sfida, con un richiamo al ruolo dei CIO, alla sua collaborazione con altre funzioni aziendali e alla identificazione e integrazione delle tecnologie più appropriate. Perché, come sottolinea in modo esplicito la ricerca: “Gli obiettivi di sostenibilità non si possono raggiungere senza il supporto fondamentale della tecnologia”.

Cloud e applicazioni green per una sustainability by design

Ed è qui che si colloca la partnership tra Accenture e Google Cloud forte della capacità di unire una visione strategica della sostenibilità, basata sulla capacità di integrazione degli asset tecnologici, organizzativi e di ecosistema con soluzioni tecnologiche nativamente green per portare la sostenibilità nel “core business” delle imprese. E la concretizzazione di un approccio che unisce sustainability by tech, sustainability in tech e sustainability at scale permette alle aziende di contare su una sustainable IT by design in tutte le sue dimensioni.

E Google stessa può ben vantare un impegno verso la sostenibilità vissuto in “prima persona” in un percorso che l’ha vista tagliare il traguardo carbon neutral nel 2007 a cui ha aggiunto, dal 2017, il raggiungimento di una quota di acquisto di energie rinnovabili pari al 100% dei consumi. Nell’orizzonte 2030 poi c’è l’obiettivo di eliminare le emissioni associate al consumo energetico operativo e a utilizzare energia pulita a ogni ora di ogni giorno. Un risultato questo che permette alle imprese utenti di utilizzare servizi Cloud sostenibili by design.

La collaborazione tra Accenture e Google Cloud fa leva proprio sul rapporto sempre più strategico tra sostenibilità e tecnologia, offrendo alle imprese la garanzia di disporre di una tecnologia Cloud First a tutti gli effetti sostenibile, unitamente a un approccio di tipo sustainability by technology.

Aiutare le imprese nella conoscenza degli ecosistemi territoriali in cui operano

Ma per pilotare il passaggio della sostenibilità da adempimento a competitività occorre contare su fonti dati sempre più articolate e precise e su una adeguata capacità di integrazione ed elaborazione. Il panorama per le imprese è sempre più ampio e può disporre di servizi come Google Earth Engine che consente l’integrazione e l’analisi di dati provenienti da fonti diverse per aumentare la conoscenza degli ecosistemi nei quali le aziende si trovano ad operare. E sulla conoscenza della dimensione ambientale si collocano poi le “combinazioni” tra Google Earth Engine, BigQuery e Google Maps Platform per effettuare analisi location-aware e per valutare, ad esempio, gli effetti legati ai cambiamenti climatici a livello di un singolo territorio.

IT Sustainability: il ruolo di Carbon Sense Google Cloud

Nel momento in cui si arriva alla gestione della sostenibilità in ambito IT la risposta è la suite Carbon Sense Google Cloud. La piattaforma permette alle imprese la riduzione delle emissioni “imputabili” all’IT attraverso la cancellazione o ottimizzazione di processi inattivi.

Carbon Sense conta poi su Carbon Footprint per la misurazione delle emissioni lorde di CO2 direttamente correlate all’utilizzo di Google Cloud e su Active Assist per calcolare il risparmio di emissioni di CO2 lorde ottenibile grazie all’ ottimizzazione delle risorse IT.

Il rapporto tra IT e sustainability riguarda poi anche l’ambito “applicativo” dove si colloca Carbon Footprint per Google Workspace con una serie di funzionalità di reporting sulle emissioni prodotte dall’utilizzo del mondo application come Gmail, Meet, Docs e altre.

Per rendere ancora più semplici i percorsi di sustainability, Google Cloud permette di disporre di un approccio “low carbon signal” con il quale gli utenti possono scegliere in modo facile e veloce le Region in grado di erogare i servizi cloud con il minor livello di emissioni.

Queste opportunità, unite ai temi strategici della migrazione al Cloud trovano nella collaborazione tra Accenture e Google Cloud la possibilità di integrare e orchestrare tutte le risorse necessarie per un approccio cloud-first e per lo sviluppo di nuovi modelli di sostenibilità capaci di integrare la sostenibilità nel core business delle imprese.

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Mauro Bellini
Mauro Bellini

Ha seguito la ideazione e il lancio di ESG360 e Agrifood.Tech di cui è attualmente Direttore Responsabile. Si occupa di innovazione digitale, di sostenibilità, ESG e agrifood e dei temi legati alla trasformazione industriale, energetica e sociale.

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