Waste Management

Vodafone punta sull’economia circolare per ridurre emissioni di CO2 e rifiuti dei dispositivi mobile

La Telco annuncia un’importante iniziativa per prolungare la vita degli smartphone e incoraggiare i clienti a permutare o riciclare i loro vecchi device, di modo da limitare al minimo la produzione di rifiuti e ridurre ulteriormente le emissioni di carbonio. In questa cornice, Vodafone sigla una partnership strategica con Recommerce per la permuta dei device in tutta Europa.

Pubblicato il 24 Feb 2022

shutterstock_1206662101

Dalla prossima primavera, Vodafone offrirà ai propri clienti in Europa un pacchetto completo e conveniente di servizi che includerà assicurazione, supporto tecnico e riparazioni per i loro dispositivi mobile, prolungandone così il ciclo di vita. Inoltre, grazie alla partnership strategica con Recommerce, lancerà una nuova piattaforma digitale che incoraggerà i clienti a procedere con la permuta dei loro smartphone.

I clienti saranno incoraggiati a riconsegnare qualsiasi dispositivo mobile non più utilizzabile e, ove possibile, Vodafone assicurerà che i device vengano riciclati in modo responsabile o riutilizzati a fini sociali o benefici. Verrà anche proposta una vasta gamma di smartphone di alta qualità, ricondizionati e a prezzi competitivi.

L’iniziativa è da leggere nella volontà della Telco di svolgere un ruolo da protagonista nel guidare lo sviluppo di un’economia circolare nel settore dei dispositivi mobili che limiti al minimo la produzione di rifiuti e il loro impatto sull’ambiente. Per questo, Vodafone sta sperimentando un’offerta digitale completa e innovativa che rende più semplice per i clienti prolungare la vita del loro smartphone o di acquistare un dispositivo ricondizionato.

Joakim Reiter, Chief External and Corporate Affairs Officer di Vodafone, ha dichiarato: “Negli ultimi anni Vodafone ha compiuto considerevoli progressi nell’eliminazione della sua carbon footprint, migliorando l’efficienza energetica in tutte le sue attività, rivedendo le procedure d’appalto per garantirne la sostenibilità e promuovendo le basse emissioni di carbonio per i nostri clienti. La prossima frontiera della nostra strategia per il pianeta s’incentra sulla realizzazione di un’economia più circolare per i consumatori e per l’industry, sia operando singolarmente che in collaborazione con dei partner, sviluppando programmi innovativi che possano affrontare le sfide crescenti relative ai rifiuti elettronici.”

Servizi di riparazione e riciclo, e opzioni di permuta per limitare l’impatto sull’ambiente dei mobile

Tenere uno smartphone per un anno in più può voler dire ridurre l’impatto di CO2 nel corso del suo ciclo di vita fino al 29% (lo ha stimato una ricerca del 2019, “Identifying the impact of the circular economy on the Fast-Moving Consumer Goods Industry”, Comitato economico e sociale europeo). L’acquisto di uno smartphone ricondizionato permette di risparmiare circa 50 Kg di CO2 – il 20% o meno rispetto ad un equivalente smartphone nuovo – ed elimina la necessità di estrarre 164 Kg di materie prime. Per ogni milione di smartphone che Vodafone riceve tramite la permuta per poi essere ricondizionati e rivenduti, si potrebbero potenzialmente evitare più di 50.000 tonnellate di CO2.

Nella maggior parte dei mercati in cui Vodafone opera vengono utilizzati i servizi di permuta, riacquisto dei dispositivi e servizi di riparazione per incoraggiare i clienti a far riparare o restituire i loro vecchi dispositivi. L’impegno che Vodafone si assume oggi assicurerà che tutti i clienti in Europa siano in grado di beneficiare di un approccio digitale completo e coerente che prevede: assicurazione per l’acquisto di un nuovo smartphone, inclusa la copertura da danni accidentali; opzioni flessibili di permuta tramite un’app molto semplice da usare, che permette ai clienti di ricevere tempestivamente il pagamento per il loro vecchio device o di maturare un credito sull’acquisto di un nuovo smartphone; servizi di riparazione rapidi che possono prolungare la vita dei dispositivi che si siano danneggiati accidentalmente; vendita al dettaglio su vasta scala di una gamma di smartphone usati e ricondizionati di elevata qualità oltre a dispositivi più recenti; incoraggiare i clienti a restituire i propri vecchi smartphone per riciclarli o per essere riutilizzati a fini sociali o benefici.

La campagna Bring Back Friday: vecchi device riciclati o riconvertiti in modo responsabile

In occasione del “Black Friday”, il 26 novembre scorso, Vodafone ha lanciato su diversi mercati una campagna di sensibilizzazione per i consumatori – “Bring Back Friday” – incoraggiandoli a restituire i loro vecchi smartphone e ricevere in cambio un credito per nuovi dispositivi, garantendo loro che i vecchi device sarebbero stati riciclati o riconvertiti in modo responsabile.

In Italia, i consumatori hanno avuto la possibilità di portare un vecchio smartphone presso uno dei numerosi Vodafone Store, ottenendo in cambio uno sconto sull’acquisto di un nuovo dispositivo nell’ambito dell’iniziativa Smart Change, destinando così il vecchio device a nuovo utilizzo. In alternativa, era possibile donare lo smartphone, nel caso in cui non avesse un valore residuo ma fosse ancora funzionante, avviando così i componenti al ricondizionamento integrale o di eventuali parti a opera dei detenuti del Carcere di Bollate, nell’ambito di un progetto volto al reinserimento nel mondo del lavoro dei detenuti e all’economia circolare.

Circular economy: il piano di Vodafone per affrontare la sfida dei rifiuti elettronici

Vodafone si è impegnata a riutilizzare, rivendere o riciclare il 100% dei suoi rifiuti di rete entro il 2025. Per raggiungere questo obiettivo, ha messo in atto dei programmi di efficientamento delle risorse e di smaltimento dei rifiuti su tutti i mercati per minimizzare l’impatto ambientale dei rifiuti di rete e dei dispositivi IT superflui.
Inoltre, incoraggia i suoi mercati a rivendere e riutilizzare le scorte in eccesso o grandi elementi elettrici in disuso, come tralicci e antenne, che hanno portato a una riduzione pari all’89% dell’impatto delle emissioni di carbonio per apparecchiature reimpiegate rispetto all’acquisto di nuove apparecchiature. Al momento, sta valutando la possibilità di estendere tale soluzione a partner commerciali e altri operatori.

Nel 2021, la Telco ha aderito alla “Circular Electronics Partnership”, che riunisce i leader della catena del valore per promuovere soluzioni di circolarità nel settore dell’elettronica. Nel maggio 2021, ha anche unito le forze con quattro dei principali operatori di rete europei per lanciare un nuovo sistema di valutazione ecologica (Eco Rating) condiviso per aiutare i consumatori a identificare e confrontare i cellulari più sostenibili e incoraggiare i fornitori a ridurre l’impatto ambientale dei loro dispostivi.

In linea con la riduzione delle emissioni di carbonio necessaria a mantenere il surriscaldamento globale a 1.5°, entro il 2040, Vodafone avrà completamente eliminato la sua carbon footprint, anticipando di dieci anni il suo obbiettivo originale di raggiungere l’obiettivo di emissioni zero “net zero” della sua carbon footprint totale.
Inoltre, si impegna ad aiutare i suoi clienti business a ridurre le emissioni di carbonio per un totale di 350 milioni di tonnellate a livello mondiale nel decennio 2020 – 2030 – l’equivalente delle emissioni di carbonio italiane annuali del 2019. I servizi IoT di Vodafone contribuiranno per la maggior parte al risparmio energetico dei clienti, aiutandoli a migliorare l’efficienza della logistica e della gestione delle flotte, sistemi di misurazione intelligenti, produzione e altre attività.
Infine, applica una ponderazione del 20% per criteri ambientali e sociali quando i fornitori partecipano alle gare d’appalto per nuovi lavori, controllando se attuino delle politiche ambientali per affrontare la riduzione delle emissioni di carbonio, energia rinnovabile, riduzione della plastica, economia circolare e cicli di vita dei prodotti.

Tutte le attività operative di Vodafone in Europa – comprese le reti mobile e fisse, i centri dati, la rete al dettaglio e gli uffici – sono già alimentate al 100% da energia elettrica da fonti rinnovabili. Adesso è impegnata nel raggiungimento dello stesso cambio di passo in Africa entro il 2025. Comunque, continua a investire in progetti di efficientamento energetico e per la produzione di energia rinnovabile in loco, ivi compresi l’approvvigionamento, l’utilizzo di risorse di rete più efficienti e smantellando le apparecchiature obsolete presenti nella sua rete centrale.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4