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Servitizzazione e sostenibilità: sinergie e opportunità all’ASAP Forum



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Servizi avanzati, digitalizzazione e modelli di business “servitizzati” possono supportare le aziende verso modelli di produzione e consumo più sostenibili e conseguire benefici non solo ambientali ma anche economici e sociali. Il 24 e 25 ottobre se ne discuterà al convegno del Centro di Ricerca ASAP Service Management Forum dal titolo “The servitization revolution for Sustainability”

Pubblicato il 30 set 2024



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Con il termine “Servitizzazione” (o “Servitization” in inglese), si intende il processo di trasformazione strategica dell’impresa che, attraverso meccanismi graduali e complessi, pone al centro l’offerta di servizi avanzati e soluzioni integrate, a complemento – o in sostituzione – della tradizionale offerta di prodotti.

Oggi, questo tipo di trasformazione viene vista da numerose imprese come una possibile risposta alle forti pressioni competitive che, già da tempo, premono sulle imprese manifatturiere. Infatti, è noto che una strategia di Servitizzazione, può abilitare delle dinamiche di crescita del business; differenziazione e consolidamento di posizioni di leadership; protezione da fenomeni di crisi e stabilizzazione dei ricavi.

Seppur solo recentemente alla ribalta, la servitizzazione è in realtà oggetto di studio ormai da diversi decenni. È però effettivamente soltanto in tempi più recenti che l’interesse per questo fenomeno è esploso, anche come diretta conseguenza dell’implementazione delle nuove tecnologie digitali nelle imprese e dei nuovi mega trend, come la sostenibilità.

Il rapporto tra servitizzazione e sostenibilità nel segno dell’economia circolare

Negli ultimi anni si sono moltiplicate le politiche tese a incentivare comportamenti e modelli di business più sostenibili. Il focus prevalente è sulla transizione verde e sul raggiungimento del cosiddetto Net Zero. Così, soprattutto le grandi imprese industriali mirano a mettere a punto nuovi modelli di business che possano al contempo garantire crescita, sviluppo economico e benessere sociale, senza però incrementare il consumo di risorse non rinnovabili e l’emissione di sostanze inquinanti.

Qui si innesca l’interesse verso i paradigmi della servitizzazione che si intersecano con quelli della cosiddetta economia circolare. Un’intersezione ancora da studiare che si può realizzare lungo diversi piani. Un primo piano è quello legato agli aspetti di processo e alle operations lungo il ciclo di vita dei prodotti. Già oggi esistono servizi che, per loro natura, vanno nella direzione di un aumento complessivo della sostenibilità, ambientale ma anche economica. Ad esempio i servizi di manutenzione che permettono di ripristinare gli asset al livello desiderato di prestazioni. Questo favorisce sia il mantenimento del sistema alle normali condizioni di lavoro così da renderlo più efficiente possibile che il prolungamento della vita utile durata dell’asset/prodotto. Alla manutenzione tradizionale oggi si può sempre più spesso affiancare poi una manutenzione “smart” rivolta alla proattività e alla predittività, che porta a un ulteriore incremento di queste prestazioni, quanto meno in termini ambientali. E non solo ovviamente.

Digitalizzazione e modelli di business “servitizzati”

Grazie alle nuove tecnologie, i produttori possono oggi offrire servizi digitali che, partendo dal monitoraggio del bene, permettono un suo miglior utilizzo. Ciò promuove buone pratiche di ottimizzazione delle risorse produttive. Pensiamo, ad esempio, a tutti i servizi legati al monitoraggio dei consumi e all’efficientamento energetico.

Esiste poi una dimensione più ampia, che si lega ai modelli più evoluti di servitizzazione, quelli “as-a-service”. Come detto, in questi modelli, l’azienda si vede da un certo punto di vista “costretta” ad attuare pratiche che vanno a favore della sostenibilità. Gli aspetti di manutenzione qui risalgono la catena del valore e portano l’azienda pensare (o riprogettare) i propri prodotti affinché possano essere più duraturi e più facilmente manutenibili. Le aziende sono di fatto incentivate a lavorare in questa direzione poiché si trovano nella condizione di dover massimizzare l’utilizzo e lo sfruttamento della base installata di prodotti finiti.

Sfruttamento della base installata che, per molte imprese, significa oggi esplorare le possibilità di recupero dei beni a fine vita utile, non solo per dismetterli ma, soprattutto, per ripristinarli e riutilizzarli. In questo caso quindi le aziende si trovano di fronte alla necessità di gestire più cicli di utilizzo: la raccolta a fine uso, l’eventuale ricondizionamento e la redistribuzione verso lo stesso utilizzatore oppure verso altre classi di clienti rappresentano quindi ovviamente un importante elemento di sostenibilità con un impatto diretto sull’utilizzo delle risorse.

I benefici ambientali della rimanifattura sono certamente evidenti, ma i paradigmi della sostenibilità dovrebbero essere misurati in accordo alla cosiddetta “triple boottom line”: oltre alla dimensione economica e a quella ambientale, ogni scelta dovrebbe essere ponderata anche in relazione al suo impatto sociale. Ma, anche in considerazione all’eterogeneità dei vantaggi portati da questa trasformazione, questa misura risulta oggi molto complessa.

XXI ASAP FORUM: The Servitization Revolution for Sustainability

Servizi avanzati, digitalizzazione e modelli di business “servitizzati” possono quindi avere un ruolo rilevante nell’aiutare le aziende a muoversi verso modelli di produzione e consumo più “sostenibili” e conseguire benefici non solo ambientali ma anche economici e sociali. Ma:

  • La servitizzazione è veramente la chiave per passare da un modello di economia lineare a uno circolare?
  • In che modo può supportare l’agenda europea verso il “Net Zero”?
  • Che ruolo giocano l’Intelligenza Artificiale e le tecnologie digitali in questa trasformazione?

Proveremo a dare risposta a queste domande durante il XXI ASAP FORUM, organizzato dal Centro Interuniversitario ASAP in collaborazione con il Progetto MICS- Made In Italy Circolare e Sostenibile a Brescia il prossimo 25 ottobre, che punta a favorire una maggior comprensione delle sinergie tra Servitizzazione e Sostenibilità, attraverso le testimonianze di esperti ed accademici internazionali e la presentazione di casi di successo.

Iscriviti subito per partecipare al XXI ASAP FORUM The Servitization Revolution for Sustainability

Alcuni tra i relatori confermati:

Arnold Tukker, Professor of Industrial Ecology – Distinguished University professor for Inter- and transdisciplinary sustainability research

Coen Jeukens, VP Global Customer Transformation – SERVICEMAX

Luca Durante, System Engineer & Automation Specialist - CAVANNA

Marco Trullo, Head of Service and Success Manager Italy - GF MACHINING SOLUTIONS ITALIA

Mateusz Zajac, Sustainability Leader - ABB ELECTRIFICATION SERVICE

Matteo Mutti, Group Chief Sales Spares Service & Marketing - ITEMA

Maurizio Poli, Già Amministratore Delegato - OMRON ITALIA

Serena Ometto, Group Sales & Marketing Manager - CAREL INDUSTRIES SPA

Stefano Butti, Co-founder & CEO - SERVITLY

Stefano Terzi, IET Industrial Solution Executive Digital Product Manager - BAKER HUGHES

Valerio Paolillo, Head of Transformation HyperAutomation Factory – RICOH EUROPE

Seguendo la formula tradizionale, il primo giorno (24 ottobre) si terrà l’ASAP Community Day, dedicato alle aziende aderenti alla Community, presso il Museo Mille Miglia con le tradizionali attività sociali. Il XXI Forum si terrà invece il secondo giorno (25 ottobre), presso l’Auditorium del Museo Santa Giulia e sarà aperto a tutti, previa iscrizione.  L’evento si svolgerà in presenza, e i posti sono limitati. L’iscrizione è soggetta a conferma da parte dell’organizzatore.

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