Epson Point of View

La carta vincente “inattesa”: la vita di un grande gruppo sanitario rivoluzionata dalle inkjet Epson

Come modernizzare e rendere più efficiente l’infrastruttura di stampa di una rete di ospedali e cliniche? Abbandonando la radicata convinzione che laser sia meglio e optando per una tecnologia che sa coniugare risparmi nei costi con riduzione dei consumi e del fabbisogno di assistenza e ricambi. Lo dimostra quanto successo in un’importante realtà dell’Healthcare del centro-nord Italia

Pubblicato il 21 Lug 2021

stampanti epson sanità

È possibile soddisfare le esigenze di consumatori sempre più profondamente attratti dalle tematiche della sostenibilità e, allo stesso tempo, tenere fede ai propri obiettivi di business? Rispondere da un lato a una crescente sensibilità verso gli acquisti responsabili e, dall’altro, garantire alla propria azienda risparmi, razionalizzazione delle risorse e maggiore efficienza operativa? Sì, si può. E a volte la ricetta che mette in equilibrio il “piatto” nasconde ingredienti sconosciuti e inaspettati.

L’esperienza vissuta da un grande gruppo sanitario privato, a capo di un notevole numero di ospedali e cliniche distribuite in tutto il centro-nord Italia, dimostra che le cose stanno proprio così. A svelare questa storia è l’azienda che ha reso possibile questa trasformazione, Epson: il brand che da decenni dedica proprio alla sostenibilità intuizioni pionieristiche ed evoluzioni di prodotto. Messa di fronte alle esigenze del gruppo sanitario, che desiderava un riassetto tecnologico capace di spargere benefici a tutta l’organizzazione, la società giapponese ha permesso di implementare best practice ESG e mettere in campo soluzioni innovative grazie al suo vasto portfolio di prodotti ad alto valore ambientale. Svelando al cliente qualcosa che non sapeva.

Ma partiamo dall’inizio.

Le esigenze di partenza

Tutto comincia quando il grande gruppo sanitario decide di metter mano a un aspetto cruciale della sua organizzazione: l’infrastruttura di stampa, che ai tempi ha un assetto autonomo e diverso in ogni realtà territoriale, sia in termini di gestione del contratto, sia per marca e tipologia di prodotti utilizzati. Davanti a questo scenario, il management ritiene necessario intervenire: la gestione complessiva dell’infrastruttura risulta molto complicata e onerosa, e c’è necessità di razionalizzare. Quel che ha in mente è un intervento che agisca non solo sull’aspetto tecnologico, ma che sappia anche ridurre i costi complessivi, i consumi e, di conseguenza, l’impatto ambientale delle macchine di stampa. Inoltre, viene stabilito che le stampanti per le loro caratteristiche vengano utilizzate anche nei laboratori e nei blocchi pre-operatori, oppure nelle zone Accettazione, vale a dire in quelle aree in cui debbano essere rispettati determinati parametri di sicurezza o laddove le stampanti siano posizionate in prossimità delle persone, ad esempio gli operatori di sportello.

Ma non è tutto. Fra le esigenze che emergono, una in particolare riguarda l’organizzazione della fornitura: il gruppo sanitario decide infatti di mantenere un solo punto di riferimento, un unico system integrator con macchine multi-brand, per semplificare la gestione. E, data la delicatezza del comparto in cui opera, chiede garanzia di tempi di intervento ridotti per la manutenzione, anche inferiori alle 4 ore: un problema di non facile soluzione, data l’estesa area geografica d’azione.

Insomma. Sul piatto del CIO del gruppo – incaricato del progetto con la collaborazione dell’ufficio acquisti, cui spetta la gestione della gara tramite uno specifico portale – c’è una sfida importante e complessa: affidarsi all’interlocutore giusto, che sappia superare le criticità di un parco macchine basato solo su unità laser, molto diversificato fra vari modelli di produttori differenti, nonché bisognoso di un gran numero di consumabili, di ricambi di diverso tipo e di assistenza frequente.

Dall’assessment al bando di gara

Viene quindi predisposto un assessment di tutto l’installato nelle varie divisioni e, su questa base, un bando di gara con la raccolta completa delle richieste. Il bando viene quindi sottoposto ad un unico interlocutore, il system integrator, con esplicito riferimento a parametri sul consumo energetico, sulla riduzione della CO2 equivalente e sulle performance delle macchine. Inoltre, per rispondere a questi requisiti, il testo fa riferimento esclusivamente al mondo laser, con descrizioni e specifiche tecniche non tipiche della tecnologia a getto d’inchiostro.

La sensazione del management è che le evoluzioni di prodotto e i più recenti adeguamenti tecnologici del mondo laser, forte della sua storia quarantennale a servizio dell’ufficio, possano far fronte alle limitazioni e alle problematiche del parco macchine esistente. E il pensiero che invece sia la tecnologia inkjet a soddisfare al meglio tutte le esigenze non sfiora le menti.

La carta vincente

Invece, come detto, a volte l’ingrediente che mette in equilibrio un piatto è qualcosa di inaspettato. Il cliente non sa, ad esempio, che le stampanti Epson a getto di inchiostro possono operare senza problemi anche in ambienti sterili, perché sono testate in camera bianca. E forse non sa neppure che richiedono bassa manutenzione e hanno molte meno parti da sostituire periodicamente durante l’utilizzo, rispetto alle macchine laser.

Sono tutte queste caratteristiche a rappresentare la scoperta decisiva. Quella che spingerà il gruppo sanitario a fare una scelta inaspettata: niente più macchine laser. E soprattutto, un solo brand. Davanti all’ampiezza di gamma del portfolio inkjet Epson, il cliente decide di non ricorrere a un secondo fornitore.

La risposta alle esigenze del cliente

In fondo tutto quadra: i tempi di intervento garantiti dal partner Epson sono in linea con il capitolato; le macchine a getto d’inchiostro monocromatiche (un unicum sul mercato) e a colori sanno rispondere a esigenze di velocità e cicli mensili molto diversi, adattabili alle varie divisioni territoriali; i paramenti di consumo energetico, riduzione della CO2 equivalente e di performance delle macchine vengono soddisfatti. E le criticità in termini di spazi e autonomia dei consumabili, possibilità di installazione delle macchine in ambienti critici e costi complessivi dell’infrastruttura, anche grazie al passaggio al modello “stampa gestita” con le macchine in noleggio, diventano solo un ricordo.

La soluzione selezionata viene quindi sperimentata su una struttura ospedaliera test, attraverso installazioni pilota destinate a guidare l’evoluzione di tutto il gruppo sanitario. E il risultato è quello atteso. Si parla fin da subito di risparmio energetico, di riduzione dei materiali di consumo, di atossicità. L’idea di collaborare con un partner “top” in termini di qualità del brand e presenza sul mercato italiano assume un significato che va oltre la semplice immagine. E si ripercuote concretamente sui risultati operativi.

Risultati di business concreti

Il resto è storia. Grazie al ricorso alle macchine inkjet Epson – società che nel frattempo mette nel cassetto l’inserimento nella prestigiosa “A List” di sostenibilità aziendale stilata da CDP (Carbon Disclosure Project), oltre a 18 anni consecutivi di inclusione fra le società che soddisfano gli indici FTSE4Good -, il gruppo sanitario vede rivoluzionarsi le sue modalità di lavoro. E di conseguenza le sue performance.

In un quadro di semplificazione generale delle procedure, vista la presenza di un unico interlocutore, e di parco macchine fortemente razionalizzato, le stampanti Epson riversano sull’organizzazione vantaggi pratici di alto valore competitivo. La loro autonomia consente ad esempio di ridurre significativamente i fermi macchina, e quindi il numero di chiamate per assistenza e manutenzione (65-70% circa in meno rispetto a prima), dando modo al personale tecnico di dedicarsi ad altri e più importanti compiti. La semplicità di sostituzione dei consumabili e l’assenza di polveri permette inoltre alle persone di effettuare l’operazione in autonomia senza sporcarsi, mentre gli spazi da destinare a magazzino consumabili e ricambi si riducono drasticamente. Il tutto mentre la parte tecnica può ora monitorare e tenere sotto controllo tutti i parametri delle stampanti, compreso il rispetto delle condizioni di Service Level Agreement stabilite nel contratto.

Il confronto del costo del canone energetico con le spese precedenti è la ciliegina sulla torta – l’ennesima in realtà – che premia la scelta in modo decisivo. Dopo oltre un anno e mezzo di funzionamento, il gruppo sanitario afferma di non avere più dubbi sul fatto che la tecnologia Epson sia stata la risposta giusta alle sue necessità.

E conferma così che, a volte, la vera rivoluzione si nasconde anche dove non ci si attendeva.

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Veronica Balocco

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