Europa

UE, sì all’accordo tra Stati per promuovere competenze ed equa transizione verde e digitale

La Commissione accoglie con favore l’accordo tra gli Stati membri in sede di Consiglio Employment, Social Policy, Health and Consumer Affairs (EPSCO) su iniziative chiave per le competenze e una transizione verde e digitale equa

Pubblicato il 20 Giu 2022

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La Commissione accoglie con favore l’approvazione, in sede di Consiglio “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori” (EPSCO), di importanti accordi politici riguardanti la direttiva relativa a salari minimi adeguati e la direttiva sull’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società. Le nuove norme, che richiedono ancora l’approvazione formale dei colegislatori, proteggeranno la dignità del lavoro e rafforzeranno la parità di genere nel mercato del lavoro.

I ministri hanno inoltre adottato quattro raccomandazioni del Consiglio che aiuteranno gli Stati membri a stimolare una rivoluzione delle competenze in Europa come l’equita e l’inclusività delle transizioni verde e digitale. In particolare, la Commissione accoglie con favore l’impegno degli Stati membri ad adottare misure concrete a sostegno delle competenze verdi e digitali e dell’apprendimento permanente dei lavoratori mediante la raccomandazione del Consiglio relativa all’apprendimento per la transizione verde e lo sviluppo sostenibile e le raccomandazioni del Consiglio su conti individuali di apprendimento e microcredenziali.

Con la raccomandazione volta a garantire una transizione equa e inclusiva verso la neutralità climatica, gli Stati membri si sono impegnati a porre le persone al centro della transizione verde, tra l’altro promuovendo posti di lavoro di qualità, facilitando la transizione da un’occupazione a un’altra e sostenendo l’accesso a prezzi abbordabili ai servizi essenziali; gli Stati membri si sono altresì impegnati ad adottare sistemi fiscali e previdenziali e sistemi di protezione sociale equi. I ministri hanno anche presentato i loro obiettivi nazionali per attuare entro il 2030 il piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali.

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