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Vinitaly 2024: per la 56ª edizione 1200 buyer selezionati



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La fiera di riferimento globale per il settore vitivinicolo dedicherà quattro giorni allo sviluppo delle relazioni tra produttori, buyer e stakeholder per condividere esperienze e competenze. L’evento si terrà a Veronafiere dal 14 al 17 aprile

Pubblicato il 10 apr 2024



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Accogliere 1.200 top-buyer, registrando un incremento del 20% rispetto all’edizione del 2023 e del 70% rispetto a due anni fa. Questo l’obiettivo per la sua 56ª edizione di Vinitaly, insieme a ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. In un quartiere fieristico di oltre 100mila metri quadrati netti con 4.000 imprese espositrici, la fiera del vino e dei distillati rivolta agli operatori del business sui mercati internazionali si svolgerà a Veronafiere dal 14 al 17 aprile prossimi.

Per consultare il calendario degli eventi di Vinitaly 2024.

La selezione qualitativa dei buyer invitati a Vinitaly 2024

“Questa è la prima presentazione di Vinitaly che facciamo al Parlamento Europeo, che è il centro nevralgico della politica Comunitaria, con l’obiettivo di contribuire ad accendere un ulteriore faro sul vino italiano, che ha proprio in Vinitaly il suo brand fieristico di promozione globale – ha detto a Bruxelles il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo – E con questa logica della promozione abbiamo da poco terminato anche un giro del mondo durato oltre un semestre per operare una selezione ponderata dei principali buyer da invitare a Vinitaly. Il target è raggiunto – ha proseguito Bricolo – ma oltre al successo numerico ci attendiamo soprattutto un riscontro molto positivo in termini di qualità della domanda rappresentata. Un lavoro possibile anche grazie alla collaborazione e al sostegno del governo italiano, del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, del ministero del made in Italy, delle Ambasciate e degli enti istituzionali preposti alla promozione, Ice Agenzia in primis. Un sistema di relazioni grazie alle quali Vinitaly ha potenziato il proprio know how, attivando un programma di condivisione sempre più stretto con i player del settore su scala mondiale”.

I 65 Paesi rappresentati valgono il 95% dell’export enologico made in Italy

I protagonisti della domanda estera selezionati provengono da 65 Paesi. Si prevede che si uniranno a loro circa 30 mila operatori provenienti da oltre 140 nazioni. Gli Stati Uniti rappresentano il contingente più numeroso degli ospiti, con oltre il 15% delle presenze, seguiti da altre tre piazze strategiche extra-UE: Canada, Cina e Regno Unito, che insieme rappresentano il 23% degli arrivi.

In termini di macro-regioni, la maggior parte dei top buyer proviene dal Nord America e dall’Europa (ciascuna con una quota del 26%), seguita da Asia e Oceania (23%), Europa dell’Est (13%), Centro-Sud America (7%) e Africa (4%). Nel complesso, i 65 Paesi rappresentati costituiscono il 95% dell’export enologico italiano.

Fondamentale fare leva su un “capitale strategico e identitario”

“È forte la convinzione – ha aggiunto l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese – di poter fare molto in favore di un settore di cui ci sentiamo parte integrante. In un periodo non certo facile ci sentiamo ancor più in dovere di dare le giuste risposte a chi investe in fiera. La prima parola chiave è senz’altro ‘business’, la seconda è ‘consapevolezza’ di un capitale strategico – oltreché identitario – per l’economia italiana ed europea sempre più sotto la lente di tesi allarmistiche. Per questo, in occasione della 1ª giornata nazionale del Made in Italy (15 aprile) presenteremo, assieme al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, la ricerca Se tu togli il vino all’Italia, un tuffo nel bicchiere mezzo vuoto. Uno studio, realizzato dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly e da Prometeia, sull’impatto che il Belpaese subirebbe in termini socio-economici, turistici e identitari da un’ipotetica scomparsa del vino dall’Italia“.

In parallelo si terranno anche la 28ª edizione di Sol, International olive oil trade show (area C); Xcellent Beers (area I) e il 25° Enolitech, Salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino, olio e birra (pad. F). Con queste tre mostre, il numero delle aziende presenti nei 17 padiglioni della fiera sale a quasi 4.300 provenienti da 30 Paesi.

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