Investimenti

Dal Masaf 76 milioni di euro per supportare l’agroalimentare italiano



Indirizzo copiato

Il nuovo fondo prevede 56 milioni di euro per l’acquisto di nuovi macchinari professionali e altri beni strumentali necessari all’attività di ristoranti, pasticcerie e gelaterie e altri 20 milioni per i giovani apprendisti nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera

Pubblicato il 30 gen 2024



shutterstock_666978268

Il panorama culinario italiano, rinomato in tutto il mondo per la sua varietà, autenticità e raffinatezza, riceverà un significativo impulso grazie al nuovo fondo da 76 milioni di euro presentato dal Masaf (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste).

Il provvedimento, previsto nella legge di Bilancio del 2021 con l’allora ministro Stefano Patuanelli, è destinato a supportare l’eccellenza Made in Italy nel settore dell’enogastronomia e dell’agroalimentare, in modo da promuovere l’occupazione giovanile e garantire alle imprese strumenti che possano metterle nella condizione di mettere al primo posto la qualità.

In campo risorse significative per sostenere la qualità del Made in Italy

Così si dà seguito, come spiega il Ministro Francesco Lollobrigida durante la conferenza stampa di presentazione del fondo, all’impegno finanziario precedentemente messo in campo dall’ex ministro Patuanelli, ideatore della misura e oggi capogruppo al Senato del Movimento cinque Stelle.

“Oggi mettiamo a disposizione del settore agroalimentare risorse che forniranno gli strumenti necessari per produrre qualità ed eccellenza” prosegue il Ministro sottolineando la necessità di assicurare stabilità e di fare sistema per competere su scala europea e internazionale.

L’importanza di questa iniziativa, sottolinea Lollobrigida, risiede nella “consapevolezza del valore della cucina italiana nel mondo, che è simbolo di distintività e di grande eccellenza […] Sull’agroalimentare non ci devono essere divisioni politiche, ne va delle battaglie a livello internazionale”.

76 Milioni in due linee di intervento per innovazione e formazione

Il fondo prevede interventi pari a 56 milioni di euro destinati all’acquisto di macchinari professionali e di altre attrezzature nuove di fabbrica strumentali alla produzione e vendita di prodotti agroalimentari di alta qualità, in favore di ristoranti, pasticcerie e gelaterie. In questo caso si tratta di contributi a fondo perduto fino al 70% delle spese ammissibili, con un massimo di 30.000 euro per ciascuna impresa.

La seconda misura è dedicata ai “giovani apprendisti” con una dotazione di 20 milioni di euro, rivolta ai diplomati under 30 nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. I giovani beneficiari riceveranno un contributo a fondo perduto per la remunerazione lorda dell’apprendistato, fino a un massimo di 6.000 euro per ciascun anno di apprendistato.

L’obiettivo, dunque, non è solo quello di migliorare l’efficienza produttiva e la qualità dei servizi offerti, sostenendo l’innovazione e la modernizzazione delle attività. Ma anche di incentivare la formazione e l’ingresso di giovani talenti nel mondo della gastronomia, assicurando la continuità di tradizioni millenarie e stimolando nuove idee e approcci innovativi.

Il ruolo chiave della scuola per la qualità dell’agroalimentare

“Credo sia una scelta positiva quella di aver coinvolto tutti i mondi rappresentativi di queste categorie, compreso quello della scuola, perché diamo ai giovani risorse per imprese più sane e floride, quindi più resilienti anche alle crisi economiche che viviamo: l’Italia deve proteggere l’elemento cardine della nostra produzione che è la qualità – aggiunge Lollobrigida – La nostra storia è fatta di contaminazioni culturali che ci portiamo nelle nostre produzioni e che ci permettono di essere percepiti come una super potenzia della qualità. Questo deve renderci consapevoli della potenzialità che abbiamo dal punto di vista economico” conclude il Ministro.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4