Che cos’è il fotovoltaico low carbon?
Il fotovoltaico low carbon rappresenta una tecnologia di produzione di energia solare basata su pannelli solari progettati per ridurre al minimo le emissioni di gas serra lungo l’intero ciclo di vita, dalla produzione alla dismissione.
Il fotovoltaico low carbon si distingue dai impianti fotovoltaici, perché utilizzano materiali a basso impatto ambientale, processi produttivi più sostenibili e una gestione efficiente del fine vita dei componenti.
Grazie all’innovazione nei materiali e nell’ingegneria dei moduli, Il fotovoltaico low carbon garantisce performance elevate in termini di produzione di energia elettrica ma riduce la carbon footprint rispetto alle soluzioni tradizionali.
Fotovoltaico low carbon: cosa vuol dire produrre energia pulita in modo sostenibile?
Il fotovoltaico low carbon rappresenta una delle soluzioni più efficaci per unire un miglioramento nella produzione di energia con un percorso di decarbonizzazione e transizione energetica.
In che modo l’industria del fotovoltaico sta prendendo in considerazione obiettivi low carbon?
L’industria del fotovoltaico sta investendo sempre più nella riduzione delle emissioni di CO2, implementando processi produttivi efficienti e materiali a basso impatto ambientale. La scelta di materie prime riciclabili e l’ottimizzazione del consumo energetico durante la fabbricazione dei pannelli contribuiscono a creare un sistema low carbon più sostenibile.
Qual è l’obiettivo del fotovoltaico low carbon?
Con il fotovoltaico low carbon si punta, come obiettivo strategico, a ottenere un bilancio energetico positivo, vale a dire che l’energia impiegata per costruire e installare i pannelli deve essere ampiamente compensata dalla produzione di elettricità pulita durante il ciclo di vita degli impianti stessi. Nel momento in cui si arriva a ottenere un bilancio energetico positivo l’energia solare low carbon diventa a tutti gli effetti uno strumento concreto per raggiungere la carbon neutrality.
Cosa significa unire il fotovoltaico low carbon con la produzione di energia fotovoltaica low carbon?
Il fotovoltaico low carbon rappresenta un tassello fondamentale di un disegno più ampio che può essere definito come produzione di energia fotovoltaica low carbon. In questo disegno il fotovoltaico low carbon svolge un ruolo determinante nell’ambito di infrastrutture in cui digitalizzazione e sistemi di monitoraggio intelligente permettono di ottimizzare l’efficienza degli impianti, riducendo sprechi e perdite energetiche.
Si può dire che il fotovoltaico low carbon sia una forma di solare sostenibile?
Da tempo, nella valutazione di benefici e criticità nella produzione di energia solare si è portata l’attenzione sui costi ambientali legati alla produzione e allo smaltimento dei pannelli fotovoltaici. Partendo proprio dalle criticità, legate ai costi di gestione di materie prime critiche si è arrivati a un concetto di solare sostenibile che va ben oltre la semplice produzione di energia dai raggi del sole. Non si tratta infatti solo di installare pannelli fotovoltaici sul tetto di una casa o su un impianto industriale, ma di sviluppare un approccio integrato che tenga conto dell’impatto ambientale, economico e sociale degli impianti stessi oltre che della loro capacità produttiva.
Cosa incide maggiormente nella sostenibilità del solare?
La sostenibilità nel solare implica che l’intero ciclo di vita dei sistemi fotovoltaici sia appunto progettato per ridurre al minimo le emissioni di CO2, l’uso di risorse non rinnovabili e la produzione di rifiuti elettronici. Dai materiali impiegati nelle celle fotovoltaiche alla gestione della loro dismissione, ogni fase deve rispettare criteri etici e ambientali.
Un altro aspetto che è a sua volta determinante per il solare sostenibile è la tracciabilità dei materiali. Un fattore questo che permette poi di valorizzare i processi industriali virtuosi nell’ambito del bilancio di sostenibilità. La tracciabilità permette poi di controllare e migliorare la durata e l’efficienza degli impianti, garantendo il mantenimento di elevate prestazioni nel tempo e dunque riducendo la necessità di sostituzioni frequenti.
Per dare concretezza al concetto di solare sostenibile è necessario disporre di tecnologie di fotovoltaico low carbon e occorre unirle ad attività di ricerca e innovazione per sfruttare tutte le potenzialità, ad esempio, delle celle solari bifacciali, degli impianti integrati con tecnologie di accumulo avanzate e con soluzioni di efficienza energetica..
Un esempio di innovazione nel segno del fotovoltaico low carbon
Per arrivare un esempio concreto di innovazione nel segno del fotovoltaico low carbon si può guardare agli annunci di Canadian Solar e ai nuovi moduli Low Carbon (LC), una generazione di pannelli fotovoltaici che punta a stabilire un nuovo benchmark nella produzione solare sostenibile. I moduli, sono pensati per applicazioni utility-scale e commerciali e industriali (C&I), e sono in grado di raggiungere un output fino a 660 Wp e un’efficienza fino al 24,4%.
Questa nuova serie di apparati fotovoltaici low carbon si distinguono per un’impronta di carbonio tra le più basse tra i moduli solari a base silicio, attestandosi a soli 285 kg CO₂eq/kW. L’obiettivo dichiarato è ridurre significativamente l’impatto ambientale dei sistemi fotovoltaici, promuovendo così una filiera sempre più allineata ai criteri ESG richiesti dal mercato energetico globale.
Quali sono le innovazioni tecnologiche utilizzate per ridurre l’impronta di carbonio nel solare?
La progettazione dei moduli LC di Canadian Solar si fonda su una serie di innovazioni proprietarie sviluppate lungo tutta la catena produttiva – dalla fabbricazione degli ingot, al wafering, fino all’adozione della tecnologia eterogiunzione HJT (heterojunction technology). Le principali leve tecniche (nel caso vai QUI per maggiori informazioni n.d.r.) che hanno consentito la riduzione dell’impatto ambientale sono:
- Maggiore tasso di utilizzo degli ingot: incremento del 20%, con una conseguente diminuzione delle emissioni stimata in circa il 9,7% (pari a 30 kg CO₂ per kWp).
- Wafer più sottili: riduzione dello spessore a 110 μm rispetto ai tradizionali 130–135 μm di TOPCon/BC, con una minore domanda di silicio e taglio delle emissioni del 4,5–5,5% (14–19 kg CO₂ per kWp).
- Ottimizzazione del processo HJT: passaggio da 10–13 step tipici dei TOPCon/BC a soli 4 step e abbassamento della temperatura operativa sotto i 230 °C (contro i 960–1050 °C delle alternative convenzionali), riducendo il consumo energetico del 4,2–5,7% (14–21 kg CO₂ per kWp).
- Consumo energetico complessivo ridotto: la produzione dei moduli LC richiede circa 105,62 MWh/MW, con un risparmio energetico dell’8,8–10,7% rispetto alla manifattura TOPCon e BC.
Complessivamente, queste ottimizzazioni portano ad accorciare del 11% il carbon payback time rispetto ai moduli N-type convenzionali oggi sul mercato.
Come migliorano efficienza e sostenibilità nei sistemi fotovoltaici per utility e aziende?
I nuovi moduli LC consentono ai clienti di raggiungere due obiettivi: adottare pannelli ad alta efficienza e potenza installata – fino a 660 Wp – e al tempo stesso abbattere l’impronta carbonica dell’intero impianto.
Thomas Koerner, Corporate Senior Vice President di Canadian Solar, ha osservato in una nota aziendale che: “Siamo orgogliosi di introdurre i nostri nuovi moduli low carbon, un traguardo importante per la produzione sostenibile nel settore solare. La combinazione fra avanzamenti nei wafer e tecnologia HJT ci permette di abbattere l’impronta di carbonio senza rinunciare all’affidabilità e all’efficienza che caratterizzano il nostro brand”.
Qual è in sintesi il profilo di Canadian Solar?
Canadian Solar è stata fondata nel 2001 a Kitchener (Ontario) e ha consegnato quasi 165 GW di moduli solari in oltre vent’anni. Attraverso la controllata e-STORAGE sono stati spediti oltre 13 GWh di soluzioni storage su scala globale e dal punto di vista dello sviluppo progetti, la società ha realizzato circa 12 GWp di impianti solari e 6 GWh di battery storage.