Trasparenza nelle supply chain: cos’è e perché conta
La trasparenza nelle supply chain è la capacità di un’azienda di conoscere, monitorare e comunicare in modo chiaro le informazioni relative all’intera catena di fornitura, dai fornitori delle materie prime fino al cliente finale. Non si tratta solo di rendere visibili i processi, ma anche di assicurare tracciabilità, accesso ai dati e responsabilità su ogni anello della filiera.
Trasparenza nelle supply chain significa informazioni affidabili
Questa trasparenza si traduce in informazioni affidabili e verificabili sui fornitori, le condizioni di produzione, i materiali utilizzati, le emissioni di CO2 generate e naturalmente il rispetto dei diritti umani e delle normative ambientali (CSRD, CSDDD, Pacchetto Omnibus UE, Normativa ESG). Le imprese che adottano pratiche sostenibili trasparenti scelgono di condividere con clienti, investitori e stakeholder elementi concreti sulla sostenibilità, la sicurezza e l’etica dei loro processi produttivi.
Un esempio pratico è l’utilizzo della blockchain o di sistemi digitali avanzati per tracciare l’origine e i passaggi di un prodotto: così facendo, ogni fase – dall’estrazione della materia prima al trasporto, dalla produzione allo smaltimento – diventa documentata e accessibile.
Trasparenza nelle supply chain come leva competitiva
La trasparenza è oggi una leva competitiva. I consumatori chiedono prodotti “clean” e “fair”, gli investitori valutano i criteri ESG, le normative impongono una maggiore rendicontazione. Non a caso, molte aziende stanno implementando strategie di supply chain trasparente anche per anticipare i requisiti delle nuove direttive europee, come il Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD).
Un modello che permette di reagire meglio alle crisi
Una supply chain trasparente permette alle aziende di reagire meglio alle crisi, individuare colli di bottiglia, prevenire rischi reputazionali e rafforzare la fiducia del mercato. La trasparenza non è solo una questione etica, ma un elemento chiave per una gestione resiliente e sostenibile della catena del valore.
Trasparenza nelle supply chain: l’adesione di Sedex al Global Reporting Initiative (GRI)
Nel contesto di un mercato globale in crescente attenzione verso la sostenibilità e la trasparenza nelle supply chain, l’adesione di Sedex al Global Reporting Initiative (GRI) amplia le capacità della piattaforma Sedex e integra standard avanzati per una gestione più chiara e responsabile delle catene di approvvigionamento.
Le nuove soluzioni proposte da Sedex mirano a offrire vantaggi tangibili alle aziende che necessitano di conformarsi a normative sempre più stringenti, ottimizzando al contempo i processi interni e rafforzando la fiducia tra gli stakeholder. In questo scenario, l’alleanza con GRI rappresenta un ulteriore tassello nella costruzione di un framework industriale capace di rispondere efficacemente alle esigenze di un mercato orientato verso pratiche imprenditoriali etiche e sostenibili.
Trasparenza nelle supply chain: il ruolo degli standard
Il completamento del progetto di trasformazione della piattaforma di Sedex ha marcato una svolta nell’efficacia con cui le aziende possono gestire la sostenibilità delle loro catene di fornitura. Con il rinnovamento tecnologico, la piattaforma offre ora strumenti avanzati per l’analisi dei dati e per la reportistica, migliorando la visibilità e la gestione dei rischi. Questo potenziamento si traduce in una capacità superiore di rispondere rapidamente alle dinamiche di mercato e alle pressioni normative, elementi cruciali per mantenere la competitività in un ambiente economico globalizzato e in rapido cambiamento.
Integrazione con standard GRI per una supply chain trasparente
L’integrazione degli standard GRI nella piattaforma Sedex enfatizza l’importanza della trasparenza e dell’affidabilità dei dati nella gestione delle supply chain. Questa sinergia permette alle aziende di utilizzare i dati raccolti per alimentare direttamente i report conformi agli standard GRI, facilitando così il processo di conformità normativa e incrementando la fiducia tra gli stakeholder. Inoltre, l’allineamento con gli standard GRI aiuta le aziende a identificare e mitigare proattivamente i rischi associati a pratiche non sostenibili nei loro circuiti di approvvigionamento.
Le soluzioni aggiornate offerte da Sedex portano una serie di vantaggi operativi alle aziende. La possibilità di aggregare e analizzare dati complessi da diverse fonti permette una gestione più efficace dei rischi e una migliore performance in termini di conformità e sostenibilità. La riduzione della duplicazione dei dati e del carico amministrativo attraverso un’unica piattaforma centralizzata semplifica le procedure interne, consentendo alle imprese di dedicare maggiori risorse allo sviluppo strategico e alla innovazione nel campo della sostenibilità. Inoltre, l’accesso esteso tramite API facilita l’integrazione dei sistemi esistenti con nuove funzionalità, aumentando la reattività e l’agilità aziendale.
Attraverso l’integrazione degli standard GRI nella piattaforma Sedex, le aziende avranno ora accesso a strumenti migliorati per monitorare e riportare le pratiche sostenibili lungo tutta la catena di approvvigionamento. Questa evoluzione non solo facilita una più ampia conformità alle normative internazionali, ma offre anche vantaggi tangibili in termini di gestione del rischio e reputazione aziendale.
Jon Hancock, CEO di Sedex ha voluto sottolineare che “Aver ottenuto la licenza GRI segna un importante passo avanti per Sedex e per le soluzioni che offriamo ai nostri clienti. Questo conferma il nostro impegno nel permettere alle aziende di superare i requisiti minimi nelle pratiche commerciali trasparenti e responsabili, grazie agli insight di alta qualità sulla supply chain. Quest’anno i nostri clienti hanno già risolto oltre 36.000 problemi relativi alla supply chain, che riguardano le pratiche di lavoro, la salute e la sicurezza, la gestione ambientale e altre questioni riscontrate durante gli audit SMETA. Siamo orgogliosi di offrire una soluzione così efficace per la gestione del rischio della supply chain, la due diligence multilivello, il monitoraggio delle prestazioni e la reportistica.”