L’inclusione lavorativa sta diventando una delle sfide più importanti del mondo ESG e si riferisce all’adozione di pratiche e politiche che promuovono la partecipazione equa e attiva di tutti gli individui nel mondo del lavoro, indipendentemente dalle loro differenze personali. Si tratta di un concetto e di un percorso che incide sempre di più sulla creazione di un valore sociale ed economico in quanto rappresenta un obiettivo fondamentale per creare ambienti di lavoro diversificati e inclusivi, dove ogni persona ha l’opportunità di contribuire e prosperare.
Alla base dell’inclusione lavorativa vi è il riconoscimento della diversità come risorsa. Le aziende che abbracciano la diversità culturale, di genere, etnica, di abilità e di pensiero tendono a beneficiare di una gamma più ampia di prospettive e idee innovative. Ciò può portare a una maggiore creatività, al miglioramento nei processi di risoluzione dei problemi e, in ultima analisi, a un vantaggio competitivo sul mercato.
Per promuovere l’inclusione lavorativa, le organizzazioni devono implementare politiche di assunzione e promozione che siano eque e trasparenti. Ciò include la rimozione di pregiudizi inconsci nei processi di selezione, la garanzia di equità salariale e la creazione di programmi di sviluppo professionale accessibili a tutti i dipendenti.
Un altro aspetto cruciale dell’inclusione lavorativa è l’accessibilità. Le aziende devono creare condizioni, progetti e percorsi affinché anche le persone con fragilità siano nelle condizioni di esprimere le proprie potenzialità grazie a competenze e mezzi adeguati.
Non ultimo, l’inclusione lavorativa deve comprendere anche la creazione di un ambiente di lavoro rispettoso e accogliente, dove la comunicazione aperta e il rispetto reciproco sono valori fondamentali.
Inclusione lavorativa: un esempio concreto da Lactalis e Insuperabili
Lactalis e Insuperabili hanno scelto di unire le forze per promuovere attivamente l‘inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro per le persone con disabilità, celebrando allo stesso tempo il ruolo dello sport.
L’iniziativa principale di questa collaborazione, denominata “Formazione in Campo“, rappresenta un percorso di formazione lavorativa specificamente ideato per gli atleti di Insuperabili. Questo progetto segna un passo concreto verso l’inclusione lavorativa, inserendosi all’interno del più ampio programma DISrACTIVE di Lactalis, che mira a sensibilizzare, educare e agire contro le condizioni di fragilità e disagio. (leggi a questo proposito il servizio su Innovazione sociale e su Innovazione a impatto n.d.r.).
Il percorso di “Formazione in Campo”: acquisire competenze per l’inclusione lavorativa
Il progetto “Formazione in Campo” è stato concepito come un percorso formativo mirato a offrire agli atleti di Insuperabili la possibilità di acquisire competenze nel settore delle vendite. L’obiettivo è chiaro: facilitare il loro ingresso e la loro crescita nel mondo del lavoro.
Il Presidente di Insuperabili, Davide Leonardi, ha sottolineato come questo percorso rappresenti una straordinaria opportunità di crescita per gli atleti, aiutandoli a sviluppare competenze importanti e favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro con una forma concreta di inclusione lavorativa.

La formazione sul campo e lo sviluppo delle competenze di vendita
Il cuore del progetto risiede nella formazione pratica. Due giornate intense di formazione, condotte dalla forza vendita di Lactalis, hanno visto la partecipazione attiva di ben 15 atleti Insuperabili. Attraverso attività pratiche e momenti di confronto, gli atleti hanno potuto sviluppare tecniche specifiche nel settore delle vendite. Questo percorso è stato ideato con l’intento di favorire sia la crescita professionale che quella personale degli atleti, fornendo loro strumenti concreti utili per il futuro. L’Amministratore Delegato di Lactalis, Giovanni Pomella, ha evidenziato a questo proposito come l’alleanza con Insuperabili abbia voluto dare un segnale forte, dedicandosi al tema della formazione per l’inclusione delle persone con disabilità.
L'”InsuperBus”: uno strumento per nuove esperienze professionali
Un elemento tangibile e fondamentale di questa collaborazione è la consegna del furgone “InsuperBus” a Insuperabili. Questo mezzo fungerà da negozio mobile durante le partite e le attività dell’associazione su tutto il territorio italiano. La sua importanza nell’ottica dell’inclusione lavorativa è centrale: gli atleti potranno utilizzare il veicolo per esporre e vendere il loro merchandising al pubblico, mettendo in pratica le competenze acquisite durante il percorso di formazione. Giovanni Pomella ha definito il furgone uno strumento che “permetterà agli atleti di avviare nuove esperienze professionali e di crescere nel mondo del lavoro”.
Una partnership a lungo termine per un modello di inclusione lavorativa stabile
La collaborazione tra Lactalis e Insuperabili è il frutto di un percorso attivo da oltre un anno, con un focus specifico sulla formazione e sull’inserimento lavorativo. L’obiettivo condiviso è quello di accompagnare i ragazzi in un cammino di crescita personale e professionale.
A questo proposito Federica Picchi, Sottosegretario con delega sport e giovani della Regione Lombardia, ha sottolineato come la partnership sia un esempio virtuoso di come sport e impresa possano unirsi per costruire una società più giusta e accessibile, dimostrando che una visione comune può generare un impatto reale, positivo e duraturo.

Costruire un modello di inclusione lavorativa stabile e duraturo
Il progetto “Formazione in Campo” è solo una delle iniziative di un percorso che Lactalis e Insuperabili intendono continuare nel tempo. L’impegno congiunto è di ampliare il programma e coinvolgere un numero sempre maggiore di atleti, con l’obiettivo di costruire un modello di inclusione lavorativa stabile e duraturo. Questo si inserisce in un più ampio piano di collaborazioni future volto a creare un impatto positivo e sostenibile per gli atleti Insuperabili.
Iniziative che hanno permesso l’attivazione del percorso di inclusione
Prima del progetto “Formazione in Campo”, Lactalis aveva già sostenuto Insuperabili attraverso diverse iniziative. Tra queste, il finanziamento di 50 borse di studio aveva coperto i costi di un’intera stagione sportiva per altrettanti atleti, includendo il supporto di professionisti, allenatori, kit di abbigliamento e spese di trasferta. Inoltre, atleti Insuperabili e Lactalis sono stati coinvolti in un roadshow in oltre 10 scuole, promuovendo congiuntamente la sensibilizzazione sui temi della disabilità, dell’inclusione, del gioco di squadra e del fair play. Queste attività precedenti hanno coinvolto oltre 350 studenti e hanno contribuito a gettare le basi per l’attuale focus sull’inclusione lavorativa.
Inclusione lavorativa e purpose aziendale
Lactalis conferma con questo progetto il suo impegno nell’inclusione lavorativa che si colloca nel solco del purpose aziendale: “Alimentiamo il futuro“. L’azienda, punto di riferimento del settore agroalimentare in Italia dimostra come la collaborazione tra grandi realtà industriali e associazioni del terzo settore possa generare cambiamenti positivi e duraturi.
Una rete di collaborazioni per favorire l’inclusione
Nel 2025, diverse iniziative di valore sono state intraprese da Lactalis in Italia nell’ambito del programma DISrACTIVE, in collaborazione con vari partner. Questa rete di collaborazioni rafforza l’impegno dell’azienda nell’ambito dell’inclusione e del supporto alle persone in condizioni di fragilità. In questo contesto il progetto “Formazione in Campo” e le iniziative correlate tra Lactalis e Insuperabili rappresentano un modello di come l’impegno congiunto possa tradursi in azioni concrete a favore dell’inclusione lavorativa, offrendo opportunità reali di crescita e autonomia per gli atleti con disabilità e di costruzione di una economia sostenibile.
Inclusione lavorativa e possibili impatti a livello ESG
L’inclusione lavorativa è un tema centrale nel contesto dei criteri ESG, poiché rappresenta un elemento fondamentale della dimensione sociale e di corporate governance delle pratiche aziendali. L’integrazione dell’inclusione lavorativa nelle strategie ESG non solo contribuisce a creare ambienti di lavoro più equi e rispettosi, ma può anche determinare un impatto positivo sulla performance aziendale complessiva.
L’inclusione nella dimensione sociale dell’ESG
Nella dimensione sociale degli ESG, l’inclusione lavorativa si manifesta attraverso politiche che promuovono l’equità e la diversità sul posto di lavoro. Le aziende che si impegnano a creare ambienti inclusivi tendono a registrare livelli più elevati di soddisfazione e motivazione tra i dipendenti, riducendo il turnover del personale e migliorando la produttività. Inoltre, un ambiente di lavoro inclusivo attira un pool di talenti più ampio e diversificato, consentendo all’organizzazione di beneficiare di un mix di idee e prospettive che possono stimolare l’innovazione.
Una gestione etica e responsabile dei rapporti di lavoro
Dal punto di vista della governance, l’inclusione lavorativa riflette l’impegno di un’azienda verso una gestione etica e responsabile. Le aziende che adottano pratiche di governance trasparenti e che promuovono l’inclusione spesso godono di una reputazione più forte e di una maggiore fiducia da parte degli investitori, dei clienti e delle comunità locali. Questo può tradursi in vantaggi competitivi significativi, come l’accesso preferenziale ai capitali e migliori relazioni con gli stakeholder.
L’inclusione lavorativa all’interno del framework ESG può anche mitigare i rischi associati al mancato rispetto delle normative anti-discriminazione e di equità. Le aziende che non riescono a promuovere l’inclusione possono affrontare sanzioni legali, danni reputazionali e la perdita di talenti preziosi. Al contrario, un forte impegno verso l’inclusione può migliorare la resilienza dell’azienda di fronte a sfide sociali e normative.
L’inclusione lavorativa è poi strettamente legata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare all’Obiettivo 8, che promuove il lavoro dignitoso e la crescita economica inclusiva. Le aziende che integrano l’inclusione nelle loro strategie ESG contribuiscono attivamente a questi obiettivi globali, rafforzando il loro ruolo come attori socialmente responsabili.