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IAF-ISO: l’impatto degli emendamenti per l’azione climatica sui sistemi di gestione



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L’International Accreditation Forum (IAF) e l’International Organization for Standard (ISO) hanno espresso una valutazione congiunta in merito alla prossima pubblicazione di Emendamenti per l’Azione Climatica a nuovi ed esistenti standard dei sistemi di gestione ISO

Pubblicato il 12 apr 2024

Mauro Bellini

Direttore Responsabile ESG360.it e Agrifood.Tech



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L’International Accreditation Forum (IAF) e l’International Organization for Standard (ISO) hanno emesso un comunicato congiunto per evidenziare la prossima pubblicazione di Emendamenti per l’Azione Climatica a nuovi ed esistenti standard dei sistemi di gestione ISO.

Due nuove dichiarazioni vanno ad arricchire il panorama degli standard dei sistemi di gestione esistenti e comprenderanno anche nuovi standard che sono attualmente in fase di sviluppo o che hanno avviato le attività di verifica e revisione. L’obiettivo è quello di rispondere in modo sempre più completo alla necessità di considerare in modo coerente e standardizzato gli effetti del cambiamento climatico a livello di sistemi di gestione aziendale. Nello specifico le modifiche sono state introdotte nella forma di Emendamenti agli standard pubblicati. (Su questi temi si suggerisce anche la lettura dell’articolo Climate change standard: arriva un importante aggiornamento ISO n.d.r.)

L’Impatto degli Emendamenti

Per comprendere l’importanza di questo passaggio è importante sottolineare che il Comitato Tecnico dell’IAF si è espresso in modo ufficiale allo scopo di chiarire l’impatto degli Emendamenti sugli organismi di accreditamento, sugli organismi di certificazione e sulle organizzazioni certificate.

Nello specifico la posizione di IAF e ISO sottolinea che i cambiamenti apportati agli standard dei Sistemi di Gestione evidenziano l’importanza di considerare il cambiamento climatico come fattore strategico per il contesto organizzativo dei sistemi di gestione. Una presa di posizione che, come indicato nel comunicato congiunto, rappresenta anche una risposta alla Dichiarazione di Londra sull’Azione per il Clima.

Lo scopo di questa comunicazione dell’IAF è anche quello di fornire appunto maggiori chiarimenti alle Organizzazioni Certificate, gli Organismi di Certificazione e gli Organismi di Accreditamento, con queste modalità:

“… queste clausole includono già la necessità per l’organizzazione di considerare tutte le questioni interne ed esterne che possono impattare l’efficacia del loro sistema di gestione; queste nuove inclusioni assicurano che il Cambiamento Climatico sia considerato all’interno del sistema di gestione e che sia un fattore esterno abbastanza importante per la nostra comunità da richiedere ora alle organizzazioni di considerarlo.

Organizzazioni Certificate

Alle organizzazioni certificate viene chiesto di prendere in considerazione gli aspetti e i rischi del cambiamento climatico nello sviluppo, nella manutenzione e nell’efficacia del proprio sistema di gestione. Più precisamente il climate change va considerato anche nell’ambito di una specifica valutazione del rischio come riferimento per gli standard dei sistemi di gestione. Nel caso in cui una organizzazione disponesse di più sistemi di gestione (es. Qualità e Salute e Sicurezza), dovrebbe garantire che che il climate change sia opportunamente valutato nell’ambito degli standard di ogni sistema di gestione.

Organismi di Certificazione

Nel caso degli Organismi di Certificazione le nuove aggiunte prevedono che il cambiamento climatico sia considerato per il sistema di gestione e che sia incluso in qualsiasi obiettivo e in qualsiasi attività di mitigazione da parte dell’organizzazione. Laddove non fosse considerato un problema rilevante per il suo sistema di gestione, l’Organismo di certificazione dovrebbe in ogni caso assicurare un processo organizzativo in grado di prendere in considerazione questa determinazione e di implementare le azioni necessarie.

Organismi di Accreditamento

Per quanto riguarda gli Organismi di Accreditamento dovrebbero impostare le attività dei cicli di accreditamento in modo da assicurare che gli Organismi di Certificazione siano in grado di confermare che i loro clienti certificati nei sistemi di gestione abbiano effettivamente considerato gli aspetti del cambiamento climatico.

I prossimi passaggi

In futuro gli organismi di certificazione dovrebbero includere i temi relativi al cambiamento climatico nei loro audit dell’organizzazione e del suo contesto. Laddove un’organizzazione certificata non fosse in grado di dimostrare che tutte le questioni esterne e interne relative al cambiamento climatico, non fossero state correttamente considerate, dovrebbe essere sollevato una adeguata segnalazione.

Gli standard MS passeranno attraverso il processo di emendamento ISO, ma non è prevista l’emissione di un certificato rivisto in quanto l’anno di pubblicazione di ciascuno standard MS non cambierà, non ci sono cambiamenti nell’ambito di applicazione per l’MS certificato e non c’è un impatto significativo sull’efficacia dell’MS. In sostanza, a livello di sistema di gestione il metodo e le azioni che le organizzazioni certificate intraprenderanno in relazione al nuovo requisito, non saranno diverse dai metodi e dalle azioni che verrebbero applicate nel caso di cambiamenti relativi ad altri cambiamenti contestuali che già vengono considerati nell’ambito dell’MS.

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