Bilanci

Primo bilancio di sostenibilità per CIM4.0

Il Competence Center piemontese presenta il suo primo bilancio di sostenibilità, redatto, come spiega il suo CEO Enrico Pisino, non solo per guardare ad altri indicatori, oltre a quelli tipici della finanza, ma anche per essere coerenti e trasparenti rispetto ai messaggi e alle azioni promossi verso il mondo delle imprese

Pubblicato il 04 Apr 2023

Enrico Pisino cim4.0

Nei giorni scorsi CIM4.0, uno degli otto centri di competenza ad alta specializzazione, promossi dal MISE oggi MIMIT, costituito da Politecnico e Università di Torino unitamente a 22 partner industriali, UI Torino e API Torino, in occasione dell’assemblea dei soci ha presentato non solo la relazione di bilancio relativa all’esercizio 2022, ma anche il suo primo bilancio di sostenibilità.
Un bilancio, si legge nella nota ufficiale rilasciata dal Competence Center, redatto “non solo per essere conformi alle migliori pratiche e ai parametri GRI/ESG, ma anche per valorizzare tutti gli asset intangibili, tra cui figurano la formazione, la sicurezza e il benessere sul posto di lavoro, il risparmio energico e la riduzione dei materiali di scarto delle lavorazioni, le tecnologie più evolute anche in termini di impatto zero sull’ambiente, che hanno ricadute importanti sulle persone, sul territorio nazionale, verso gli stakeholder”.
Ed è alla luce di queste considerazioni che ci siamo confrontati con il CEO di CIM4.0, Enrico Pisino, con l’obiettivo di capire meglio le motivazioni che hanno guidato questa scelta.

Un bilancio di sostenibilità per guardare oltre i KPI finanziari

“La nostra attività ha un impatto che va ben oltre quello che può essere letto in un bilancio tradizionale, che guarda i KPI finanziari e di gestione”, ci ha detto.
“Mi riferisco in particolare a tutte le azioni in capo ai competence center per sensibilizzare le imprese, per invitarle alle buone pratiche e accompagnarle verso la transizione green e digitale”.
CIM4.0 ha voluto di fatto evidenziare l’impatto che riesce a mettere a terra sui temi della formazione, o sul contributo che riesce a dare alle diverse iniziative territoriali, non necessariamente in Piemonte, ma su tutto il territorio nazionale.
Ma c’è una seconda motivazione, ancor più profonda, che ha guidato la decisione del Competence Center.

Un bilancio di sostenibilità per coerenza e trasparenza

“È una motivazione legata a un concetto di coerenza. Noi invitiamo spesso le aziende ai concetti di sostenibilità, ambientale e sociale, oltre che, per l’appunto, economica. E ci sembrava corretto evidenziare come si possa contribuire attraverso un bilancio che non attesta soltanto i risultati, ma mette in evidenza anche gli impegni che un’azienda innovativa si assume, aiutando le imprese a guardare anche quei parametri che poi vengono letti anche dalle banche cui si rivolgono per richiedere supporto finanziario”.
Una volontà di dar seguito a ciò che di fatto CIM4.0 suggerisce di fare alle aziende, anche e soprattutto di piccole dimensioni.
“Noi stessi siamo una piccola impresa e abbiamo voluto testimoniare come sia possibile farlo e come questo rappresenti un vantaggio, perché si è trasparenti nei confronti del pubblico e delle altre società”.
Un messaggio di concretezza, dunque, da parte di una realtà che oltre a dare linee di indirizzo sui temi dell’innovazione digitale diventa punto di riferimento anche per quanto riguarda le tematiche di sostenibilità.
“Oggi non si può essere innovativi né cavalcare la transizione digitale, se nel contempo non si è anche sostenibili. La digitalizzazione è un abilitatore della sostenibilità”.

CIM4.0: attenzione all’equità di genere e alla formazione

Tra le evidenze che emergono dal bilancio, consultabile a questo indirizzo, Pisino sottolinea l’attenzione che CIM4.0 ha posto nel dare le stesse opportunità ai vari generi e dunque un’equa responsabilità tra uomo e donna all’interno della nostra organizzazione.
“Abbiamo voluto testimoniare che è possibile farlo anche in un ambito in cui le discipline sono fortemente tecniche o tecnologiche, dando l’opportunità a donne e uomini di esprimersi all’interno della nostra organizzazione in maniera equa”.
Fondamentale è poi l’attenzione alla formazione continua, non solo verso le imprese, ma a partire dai propri dipendenti.
“Siamo una realtà di 25 persone verso le quali abbiamo la stessa attenzione che cerchiamo di trasmettere alle piccole e medie imprese, che devono essere attente al proprio capitale umano, garantendo la formazione continua dei loro dipendenti. Non basta parlare bene, bisogna poi agire di conseguenza”.
Pisino parla anche del sostegno di CIM4.0 alla nascita di un European Digital Innovation Hub e di tutto l’impegno verso le imprese, le scuole gli enti sul territorio.
E i numeri lo testimoniano, a partire da quei 62 webinar gratuiti realizzati: una formazione gratuita destinata a una platea di 6.000 partecipanti e 1.200 aziende coinvolte.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 3