IL RICONOSCIMENTO

Parità di genere, Bayer Spa ottiene la certificazione Uni/Pdr 125:2022



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Con un punteggio di 94 su 100 la società è stata riconosciuta “world class” da Intertek. L’Ad Monica Poggio: “Diversity, Equity & Inclusion sono parte integrante della cultura e della storia aziendale. Siamo focalizzati su persona, valorizzazione del talento, delle qualità e delle competenze, a prescindere dal genere“

Pubblicato il 3 dic 2024



Bayer Italia

Bayer Spa ottiene la certificazione Uni/Pdr 125:2022 per la parità di genere. Il riconoscimento, per il gruppo in Italia, va ad aggiungersi a quello ottenuto nel dicembre 2023, quando aveva raggiunto il secondo livello di certificazione Edge.

“Ottenere la certificazione UNI/PdR 125:2022 per Bayer Spa dimostra quanto la Diversity, Equity & Inclusion sia parte integrante della cultura e della storia aziendale – afferma Monica Poggio, amministratrice delegata di Bayer Spa – L’essenza di questo percorso, destinato a proseguire nel tempo, è quella di focalizzarsi sulla persona, valorizzandone il talento, le qualità e le competenze, prescindendo dal genere. L’alto punteggio ottenuto è un’ulteriore conferma di come le politiche e le attività messe in atto da tempo siano centrali per l’azienda e per i e le dipendenti. I percorsi di certificazione – conclude – sono un‘occasione per riflettere su nuove strategie, con l’obiettivo di rafforzare la nostra cultura aziendale già aperta alla diversità e al cambiamento“.

Le motivazioni

L’ente certificatore che si è occupato dellla procedura, Intertek, ha inserito Bayer Spa – che ha raggiunto un punteggio di 94 su 100 – nella categoria “world class“. Per la valutazione sono stati presi in considerazione indicatori qualitativi e quantitativi in sei categorie: cultura e strategia, governance, processi di gestione delle risorse umane, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, genitorialità, conciliazione vita-lavoro ed equità remunerativa per genere. A “premiare” Bayer, sia nel contesto italiano sia in quello corporate, sono state le “iniziative e prassi consolidate – si legge in una nota dell’azienda – per favorire la parità di genere e più in generale per la diversità, equità e inclusione, che sono state considerate estremamente efficaci”.

I prossimi obiettivi

Raggiunto il traguardo di queste due certificazioni, Bayer è ora impegnata in una ulteriore sfida da vincere entro il 2030: arrivare ad avere il il 50% di donne in posizioni di top management. In quest’ottica Bayer Spa, una delle tre società del gruppo in Italia, contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo con una presenza del 47% di donne sul totale della popolazione aziendale, e in particolare con il 48% tra i quadri e il 49% tra i dirigenti.

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