Digital Transformation

L’adozione della AI può mettere a rischio gli obiettivi ESG

Secondo un report di Pure Storage, l’aumento dei consumi energetici legato a questa tecnologia rischia di cogliere impreparate le organizzazioni

Pubblicato il 05 Dic 2023

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Poche aziende sono realmente preparate alla crescita dei consumi energetici e delle relative emissioni legate all’intelligenza artificiale. Lo segnala un report di Pure Storage, realizzato in collaborazione con Wakefield Research, secondo cui i costi e i consumi energetici rappresentano ostacoli significativi all’adozione dell’intelligenza artificiale (AI) nelle organizzazioni. Il sondaggio condotto su 500 acquirenti IT di aziende con oltre 500 dipendenti negli Stati Uniti e in Europa, evidenzia come l’88% di coloro che hanno già adottato l’AI abbia riscontrato un aumento significativo della richiesta di potenza di calcolo. Tuttavia, il 73% delle aziende non è completamente preparato ai livelli di consumo richiesti dall’AI. Inoltre, l’89% degli intervistati ha segnalato difficoltà nel raggiungere degli obiettivi ESG proprio a causa degli aggiornamenti infrastrutturali necessari per implementare l’AI.

Come contenere costi e consumi energetici

In compenso il 60% di coloro che hanno adottato o prevedono di adottare l’AI nei prossimi dodici mesi sta investendo in hardware più efficiente dal punto di vista energetico, dunque sta correndo ai ripari. In questo senso il report Pure storage sottolinea l’importanza di pianificare il cambiamento e garantire la flessibilità nell’adozione dell’AI, evidenziando la necessità di un’infrastruttura dati AI-ready per ottenere deployment efficienti e massimizzare il valore dei progetti AI e ridurre al contempo i costi energetici.

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