Un quarto del fatturato delle imprese operanti nel settore Machinery proviene dalle attività legate alla Servitization. Ma nonostante l’ampia gamma di servizi offerti, si tratta per lo più di un’offerta tradizionale e i ricavi generati sono ancora limitati. Le grandi aziende sembrano avere una maggiore maturità rispetto alla Digital servitization in tutte le sue declinazioni, mentre le PMI sono decisamente indietro.
Il ruolo che i servizi possono avere in termini di riduzione dell’impatto ambientale è ancora limitato ma si registra una maggiore sensibilità in questo ambito tra le grandi aziende. Inoltre, la disponibilità di servizi digitali diventerà sempre più cruciale nelle decisioni di acquisto dei clienti: quasi il 70% delle aziende prevede che, entro tre anni, saranno un fattore chiave per la vendita delle macchine industriali.
Sono alcuni dei dati dell’Osservatorio “Digital Servitization nel settore machinery”, progetto di ricerca di Digital Industries World, l’Associazione che riunisce istituzioni multidisciplinari, tra cui aziende del settore industriale e istituti di ricerca, con l’obiettivo di accelerare la trasformazione digitale dell’industria manifatturiera, svolto in collaborazione con ASAP Service Management Forum (Centro Interuniversitario di Ricerca sull’innovazione e la gestione dei Servizi nelle Imprese Industriali), Acimac, Acimall, Acimit, Aita, Amafond, Amaplast, Siri, Ucima e Fondazione Ucimu.
Lo studio, presentato nel corso dell’evento “La Voce del mercato: il futuro dei servizi digitali per le macchine industriali” patrocinato da FEDERMACCHINE, la federazione dell’industria italiana del bene strumentale, è stato condotto su un ampio panel di imprese del Machinery – sono circa 200 le aziende che hanno risposto al questionario – e contribuisce a restituire una fotografia del grado di maturità digitale dell’industria del bene strumentale presente nel Paese.
Secondo Giuliano Busetto, presidente Digital Industries World “Le aziende, in particolare le PMI, devono essere supportate e motivate a intraprendere il percorso verso la digitalizzazione e la servitizzazione, sfruttando le tecnologie emergenti, per creare nuovo valore e aprirsi a nuove opportunità di mercato. L’Osservatorio ‘Digital Servitization nel settore machinery’ non solo fornisce una fotografia attuale dell’industria, ma anche una base solida su cui costruire un futuro digitale più inclusivo e innovativo per il settore Machinery in Italia. Gli stakeholder sono chiamati ora a riflettere sui risultati e ad agire concretamente per sfruttare al meglio le opportunità presentate dalla servitizzazione digitale”.
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