data center

Data Center sostenibili: il ruolo dell’Open Compute Project (OCP)



Indirizzo copiato

L’Open Compute Project (OCP) offre un approccio innovativo all’hardware dei data center che può contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità imposti dalle nuove normative. Le soluzioni OCP, in particolare quelle con raffreddamento a liquido, dimostrano notevoli risparmi energetici, riducono il consumo di materiale e semplificano l’infrastruttura, impattando positivamente su PUE e Scope 3

Pubblicato il 16 giu 2025



data center sostenibili

Data Center sostenibili: che cos’è l’OPC Open Compute Project

Nella ricerca di soluzioni per la realizzazione di Data Center sostenibili l’Open Compute Project (OCP) rappresenta un’iniziativa collaborativa avviata nel 2011, che si è posta l’obiettivo di ridefinire l’hardware dell’infrastruttura di data center attraverso un approccio aperto e condiviso. L’idea centrale dell’OCP è quella di rendere l’hardware informatico più efficiente, flessibile e scalabile, promuovendo la condivisione delle specifiche tecniche tra aziende e comunità.

I membri dell’OCP comprendono alcuni dei principali attori dell’industria tecnologica oltre a numerose altre aziende e istituzioni. Questi partner collaborano per progettare hardware che sia ottimizzato per le esigenze specifiche dei data center moderni, affrontando sfide come l’efficienza energetica, il raffreddamento, e la scalabilità.

Trasparenza e apertura per creare tecnologia adatta a data center sostenibili

Uno dei pilastri dell’OCP è la trasparenza e l’apertura. Le specifiche e i progetti sviluppati nell’ambito dell’OCP sono resi disponibili alla comunità globale, permettendo a qualsiasi organizzazione di modificarli e implementarli secondo i propri bisogni. Questo approccio aperto favorisce l’innovazione e la riduzione dei costi, poiché le aziende non devono reinventare la ruota per ogni componente hardware.

L’OCP si concentra su vari aspetti dell’hardware dei data center, inclusi server, storage, networking e gestione dell’alimentazione. Un esempio significativo di innovazione dell’OCP è lo sviluppo di server che utilizzano meno energia e generano meno calore, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dei data center.

La tecnologia non basta occorre lavorare a un ecosistema più sostenibile

Oltre a migliorare l’efficienza operativa, l’OCP mira a creare un ecosistema più sostenibile per l’industria IT. L’apertura delle specifiche hardware consente alle aziende di personalizzare e ottimizzare le loro infrastrutture in modo da soddisfare le esigenze specifiche, migliorando l’agilità e la reattività alle tendenze del mercato.

L’OCP rappresenta anche un cambiamento culturale nella gestione delle infrastrutture IT, promuovendo la collaborazione oltre i confini aziendali e incoraggiando la condivisione delle migliori pratiche sostenibili. Questo ha portato a una diffusione più rapida dell’innovazione, beneficiando un’ampia gamma di settori che dipendono da soluzioni informatiche avanzate.

Una trasformazione che impatta sul modo in cui l’hardware per data center viene progettato e implementato

L’Open Compute Project è un movimento che sta trasformando il modo in cui l’hardware per data center viene progettato e implementato, puntando su efficienza, apertura e sostenibilità. Attraverso la collaborazione e la condivisione, l’OCP continua a spingere i confini dell’innovazione tecnologica, creando un impatto positivo su tutta l’industria IT.

L’Open Compute Project (OCP) può contribuire in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità imposti dalle nuove normative e dalla normativa ESG. Le soluzioni OCP dimostrano notevoli risparmi energetici, riducono il consumo di materiale e semplificano l’infrastruttura, impattando positivamente su PUE e Scope 3.

Data center sostenibili: l’impatto dell’OCP sul PUE e sul consumo energetico

L’adozione di soluzioni per data center sostenibili come Oper Compute Project può aiutare a soddisfare le normative sull’efficienza energetica. I server OCP richiedono meno aria fredda, il che si traduce in un risparmio energetico e un miglioramento del PUE complessivo del data center. Un confronto tra un server tradizionale e un server OCP raffreddato ad aria può portare benefici in termini di consumo energetico. Il passaggio da un server OCP raffreddato ad aria a uno raffreddato ad acqua comporta ulteriori risparmi significativi sull’energia operativa.

Riduzione del materiale e semplificazione dell’infrastruttura

Le soluzioni OCP offrono vantaggi significativi anche in termini di strategie Scope 3 (emissioni CO2 indirette). Un rack OCP, a parità di capacità, può funzionare con molte meno alimentazioni, meno cavi di alimentazione e di rete, e un numero significativamente inferiore di ventole rispetto a un tradizionale rack da 19 pollici con server “pizza box”. Questa riduzione del materiale e delle parti si traduce in un notevole risparmio in termini di peso e materiali, contribuendo a un minor impatto di Scope 3.

Vantaggi del raffreddamento a liquido OCP e riuso del calore

L’implementazione di soluzioni OCP a raffreddamento a liquido con riutilizzo del calore porta a una importante riduzione dell’energia totale sprecata o consumata da un server. Ogni watt consumato nel data center richiede raffreddamento, e il risparmio energetico dei server OCP si moltiplica a livello di PUE. Sebbene sia necessario più aiuto per l’adozione di implementazioni a raffreddamento a liquido e OCP, queste soluzioni dimostrano un importante potenziale di risparmio e possono contribuire concretamente alla costruzione di una economia sostenibile.


Articoli correlati