Dop

La ricerca scientifica supporta il miglioramento della qualità del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio



Indirizzo copiato

Nei giorni scorsi si è svolto il convegno finale del Progetto TOMATO TRACE 4.0, finanziato dal PSR Campania 2014-2020 e coordinato dal Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II

Pubblicato il 22 dic 2023



pomodorino del piennnolo

Dalla ricerca scientifica può arrivare un importante contributo al miglioramento delle produzioni DOP nazionali: lo dimostra il Progetto TOMATO TRACE 4.0, finanziato dal PSR Campania 2014-2020, di cui si è discusso a Napoli nei giorni scorsi in occasione del convegno finale organizzato dal Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II (partner del Consorzio METROFOOD-IT).

L’area di produzione del pomodorino del Piennolo è quella dei versanti del complesso vulcanico Somma-Vesuvio, ovvero i territori di 18 Comuni che insistono sulle falde del vulcano napoletano. La particolarità di questo pomodoro, in particolare, è il suo gusto sapido-acidulo che lo rende molto gradevole al palato. Le caratteristiche del prodotto sono il risultato della combinazione di fattori territoriali tipici, quali il suolo vulcanico, il clima del luogo ma anche la particolare gestione agronomica (densità d’impianto, quantità d’acqua irrigua e di fertilizzanti), che determinano congiuntamente le qualità del pomodorino.

Il vantaggio della tracciabilità per il Pomodorino del Piennolo

Caratteristiche peculiari che erano però a rischio di frode, come ha raccontato Paola Adamo, Responsabile tecnico-scientifico del progetto e Professore ordinario di Chimica Agraria del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II, “Il progetto è nato dall’esigenza mostrata dai produttori del pomodorino dell’area DOP che si sentivano frodati da pomodori coltivati al di fuori del territorio ufficialmente riconosciuto come DOP. Chiaramente il pomodorino coltivato fuori da questa area non può fregiarsi del marchio di origine ma viene comunque spesso venduto allo stesso prezzo e con lo stesso nome, con un evidente danno per il produttore e per il consumatore finale”.

Nell’ambito del progetto sono così stati utilizzati sia strumenti semplici che più sofisticati per tracciarne l’origine, tra i quali in particolare l’impronta geochimica (ovvero la composizione in elementi chimici del pomodoro). I risultanti modelli costruiti con i dati ottenuti hanno permesso di discriminare con un’accuratezza del 100%i pomodori di provenienza DOP e non DOP.

“Si è trattato di un grande risultato, ma non ci siamo limitati soltanto a questo aspetto: abbiamo anche effettuato delle analisi spettroscopiche e di risonanza magnetica nucleare. In particolare, l’impiego della spettroscopia nel vicino infrarosso si è rivelata estremamente utile per valutare la qualità dei pomodori. Abbiamo anche effettuato per la prima volta delle analisi sensoriali, gustative e olfattive sul pomodoro fresco, ma anche su quello cucinato, ad esempio sulla pizza”, ha aggiunto Adamo.

Gli obiettivi futuri

Inoltre, i risultati emersi offrono al Consorzio di tutela del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP una strada per migliorare la qualità del prodotto e tutelarlo dalle frodi di origine. “I dati, infatti, dimostrano che l’attuale disciplinare di produzione (redatto circa 15 anni fa) lascia forse troppa libertà ai singoli produttori agricoli. Molti dei nostri risultati possono essere utili al Consorzio per aggiornarlo in termini varietali, di caratteristiche qualitative e modalità di gestione”, evidenzia Adamo.

Nel prossimo futuro, le nuove apparecchiature finanziate attraverso il progetto PNRR METROFOOD-IT permetteranno al Dipartimento di Agraria della Federico II di applicare ulteriori tecniche analitiche a fini di autenticazione e tracciabilità, anche su altre produzioni DOP. In questo senso l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, che ha partecipato all’evento conclusivo del progetto TOMATO TRACE 4.0, ha lanciato la proposta di utilizzare l’approccio tecnologico applicato nel progetto anche sugli altri Prodotti a Denominazione di Origine Protetta (DOP) della Regione Campania (al momento 15).

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 5