Il titolo del servizio con cui si annunciava il voto favorevole dei paesi membri dei governi nazionali dell’Unione Europea al nuovo testo della Corporate Sustainability Due Diligence Directive era molto esplicito: La CSDDD passa, ma con tanti compromessi. In particolare, i cambiamenti più rilevanti che hanno consentito al Supply Chain Act di tornare in discussione riguardano il perimetro di azione della normativa che invece di considerare, come inizialmente proposto, le aziende attive in area UE e le enterprise con più di 500 dipendenti e un fatturato globale netto di più di 150 milioni di euro, si restringe alle aziende UE con più di 1.000 dipendenti e con un fatturato globale netto di almeno 450 milioni di euro.
CATENE DI FORNITURA
Supply Chain Act: il nuovo testo aiuta il percorso della CSDDD
Cosa cambia dopo l’approvazione del Consiglio d’Europa delle revisioni al testo originale della Corporate Sustainability Due Diligence Directive e quali sono le prospettive per le imprese. Le considerazioni di Luca Grassadonia, ESG Senior Consultant P4I e Sergio Fumagalli, Senior Partner P4I, Team leader sostenibilità
Direttore Responsabile ESG360.it, EnergyUP.Tech e Agrifood.Tech

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