Utilizzare le tecnologie di frontiera per monitorare la biodiversità e capire come cambia tra i terreni coltivati con l’agricoltura biologica rispetto a quelli in cui si utilizzano i metodi convenzionali e i pesticidi. E’ questo l’obiettivo della collaborazione tra Wwf Italia e Huawei, che hanno presentato oggi a Villa Piccolomini, a Roma, i risultati della seconda edizione del progetto “Guardiani della natura”, realizzato in collaborazione con il partner tecnico Rainforest Connection.
Grazie agli strumenti per la raccolta delle registrazioni e all’intelligenza artificiale utilizzata per analizzare le registrazioni raccolte sul campo è stato possibile fornire un contributo prezioso alla ricerca, mettendo a disposizione degli studiosi una grande mole di informazioni – molto più ampia rispetto a quella che sarebbe stato possibile raccogliere con metodi “tradizionali” – e gli strumenti più adatti per analizzarle, aggregarle e confrontarle.
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Il monitoraggio
Per “ascoltare” i suoni della natura il progetto di collaborazione ha previsto l’installazione di 48 dispositivi per il monitoraggio bioacustico “Edge Audiomoth” forniti da Rfcx all’interno e nei pressi di otto oasi Wwf in sette Regioni italiane: Valle dello Sporeggio (TN), Bosco di Vanzago (MI), Ghirardi (PR), Ripa Bianca di Jesi (AN), Calanchi di Atri (TE), Lago di Penne (PE), Monte Sant’Elia (TA) e Lago Preola e Gorghi Tondi (TP). Per il progetto sono stati selezionati complessivamente sedici terreni agricoli, otto coltivati con metodo biologico e otto – mantenendo la stessa varietà di coltura – con metodo convenzionale.
Grazie a questa attività sono state raccolte complessivamente 500mila registrazioni audio da 60 secondi, per un totale di oltre 8mila ore, che hanno consentito di ottenere un quadro preciso sulla presenza e sulla variazione della biodiversità nelle diverse aree agricole, per arrivare a capire quali siano le differenze tra i due tipi di metodo di coltivazione.
Il ruolo dell’Intelligenza artificiale
Per analizzare una così imponente mole di dati è stata utilizzata la piattaforma Arbimon, basata su Cloud e Intelligenza Artificiale: grazie a questo strumento è stato possibile individuare nelle registrazioni 57 delle 63 specie di “uccelli target” riconoscibili grazie al training a cui era stato sottoposto l’algoritmo, per arrivare a un campione di studio composto da 8.420 singole identificazioni validate di specie.
Grazie a questo lavoro di analisi e di comparazione si è arrivati a verificare che nelle aree coltivate con metodo di agricoltura biologica è presente in media quasi il 10% di specie in più rispetto alle aree gestite in agricoltura convenzionale, dove vengono utilizzate sostanze chimiche e pesticidi.
La tecnologia al servizio della conservazione della natura
“La tecnologia può offrire un grande contributo alla maggiore comprensione e successiva risoluzione di problematiche globali di tipo complesso come la conservazione della natura – spiega Eduardo Perone, vice president business development di Huawei Europe – Da lungo tempo siamo impegnati a mettere a disposizione le nostre tecnologie per supportare progetti di sostenibilità in tutto il mondo attraverso il nostro programma di Corporate Social Responsibility Tech4all. Siamo orgogliosi e molto soddisfatti di avere implementato con successo in Italia un sistema di monitoraggio degli ambienti rurali che, attraverso la nostra partnership con il Wwf e il supporto delle istituzioni locali, sta contribuendo a tutelarli, oltre che a promuovere la creazione di un sistema agroalimentare più sano e sostenibile e ad ampliare gli orizzonti della ricerca scientifica”.
Il problema dell’uso dei pesticidi
“L’utilizzo di tecnologie digitali innovative che stiamo sperimentando attraverso la collaborazione con Huawei e il supporto tecnico di Rainforest Connection ci consente di perfezionare e incrementare lo studio della biodiversità negli agroecosistemi e valutare con maggiore efficacia l’impatto delle diverse pratiche agricole, fornendoci molte informazioni sugli effetti negativi dell’agricoltura connessi all’uso dei pesticidi – sottolinea Isabella Pratesi, direttrice Conservazione di Wwf Italia – I risultati di questo progetto confermano l’urgenza dell’approvazione di un Regolamento europeo forte ed efficace per la riduzione dell’uso dei pesticidi, che sarà votato proprio questa settimana dal Parlamento europeo in plenaria”.
Le opportunità dell’agricoltura biologica
Per individuare le differenze tra i dati sonori raccolti sulle specie monitorate, soprattutto uccelli, le informazioni sono state divise in base alla provenienza da siti in agricoltura biologica o convenzionale. Dal confronto tra questi risultati si è rilevato che il numero di specie nei siti gestiti con pratiche biologiche è risultato più elevato non solo in assoluto nello spazio all’interno della singola area di studio, ma anche nel tempo in qualsiasi istante. Inoltre le specie animali rilevate nei siti ad agricoltura biologica, secondo i risultati della ricerca, non soltanto sono risultate più numerose e varie, ma anche più attive. Tutti indicatori del fatto che l’agricoltura biologica contribuisca a creare un habitat più stabile, sicuro e accogliente per gli animali.
La transizione agroecologica
“È indispensabile spingere sulla transizione agroecologica per cambiare rapidamente sia il modo di produrre che di consumare cibo – argomenta Maria Grazia Mammuccini, Presidente di Federbio – passando dall’attuale modello di agricoltura intensiva all’agroecologia, di cui il biologico e il biodinamico sono gli esempi più diffusi, in grado di mettere a disposizione soluzioni concrete per la tutela della biodiversità e di tutte le di forme di vita che popolano la Terra”.
Il programma Tech4all di Huawei
“Guardiani della Natura” è un progetto che fa parte di Tech4all, il programma globale di Huawei per mettere la tecnologia a disposizione dell’ambiente e delle persone per promuovere la conservazione della natura e l’inclusione digitale. L’iniziativa ha visto la luce nel 2018 grazie alla collaborazione tra Huawei e Rainforest Connection, e da allora il progetto ha contribuito, con soluzioni tecnologiche innovative basate sulla bioacustica, a proteggere foreste, ecosistemi terrestri e marini e le loro specie animali in ben 32 Paesi in tutto il mondo, tra cui Grecia, Irlanda, Regno Unito, Austria, Cile, Costa Rica, Malesia e Filippine. La collaborazione con Wwf Italia inizia invece nel 2021,come parte della campagna “sustainable Future”.
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